Uniti contro il bullismo "Pochi casi nel Piceno ma la guardia resta alta" La campagna a scuola

Carabinieri e gruppo Gabrielli insieme: saranno consegnati a 2.800 studenti i quaderni con fumetti che stigmatizzano questa piaga sociale.

Uniti contro il bullismo  "Pochi casi nel Piceno  ma la guardia resta alta"  La campagna a scuola

Uniti contro il bullismo "Pochi casi nel Piceno ma la guardia resta alta" La campagna a scuola

Sensibilizzare nei confronti del bullismo fin dalla giovane età. E’ quanto si propone di fare la campagna contro il fenomeno promossa dai Carabinieri di Ascoli e sostenuta dal Gruppo Gabrielli, consistente nella consegna a 2.800 studenti di quaderni, gli stessi presenti sul sito nazionale dell’Arma nella sezione ‘In vostro aiuto’, con fumetti che stigmatizzano questa piaga sociale. Il progetto prenderà il via nel corso di questo mese di settembre con la ripartenza dell’anno scolastico. "La finalità – dice il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Giorgio Tommaseo – è quella di diffondere una serie di messaggi ai giovani riguardanti soprattutto la tematica del bullismo, del cyberbullismo e dell’uso consapevole di internet. L’Arma organizza da decenni incontri dedicati alla diffusione della cultura della legalità, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. E’ necessario sensibilizzare i giovani in fase preventiva. Il fenomeno del bullismo, per fortuna, nel territorio, registra un numero limitato di casi giunti alla nostra attenzione. Questo non significa che non ci siano, e la nostra azione è finalizzata proprio affinché i giovani vedano nelle istituzioni, compresi i Carabinieri, soggetti pronti ad ascoltare, piuttosto che a giudicare, ad aiutare ad affrontare e superare il problema".

"La campagna di sensibilizzazione contro il bullismo – continua Barbara Gabrielli – riguarda un fenomeno purtroppo in crescita, anche a causa delle possibilità che, in negativo, offrono i social. Secondo gli ultimi dati Istat, il 10% dei ragazzi e il 12% delle ragazze dichiara di aver subito una qualche forma di aggressione fisica, verbale e online. E’ necessario ripartire dalle scuole, come fa egregiamente l’Arma dei Carabinieri, per far capire quanto bullismo e cyberbullismo siano comportamenti sbagliati e quanto violino le regole della convivenza civile e del codice penale. Come azienda ci siamo messi a disposizione per essere un tramite attivo per diffondere messaggi positivi, diretti e semplici".

Il presidente di Confindustria Ascoli, Simone Ferraioli, ha sottolineato come "non si deve dare per scontata la relativa tranquillità del territorio, come queste iniziative servano per supportare la legalità e come sia importante partire dall’educazione nel mondo scolastico". Parla di bella sinergia tra Carabinieri e Gabrielli, l’assessore all’istruzione del Comune, Donatella Ferretti, mentre Rita Forlini dell’Ufficio scolastico regionale conclude ricordando che "la scuola è il luogo dove si contribuisce a formare una coscienza individuale. Da subito il bambino deve imparare a costruire, nell’ambiente scolastico, una relazione che si basa su valori fondamentali, tra cui il rispetto della persona".

Lorenza Cappelli