Veterinario diffamato: due condanne

Due donne ascolane condannate per diffamazione su Facebook nei confronti di un veterinario. Multa di 450 euro ciascuna e risarcimento di 550 euro al querelante. Sentenza emessa dopo commenti negativi su una pagina con oltre 26mila iscritti.

Veterinario diffamato: due condanne

Veterinario diffamato: due condanne

Sono state entrambe condannate le due donne ascolane di 54 e 68 anni finite sotto processo perché accusate di diffamazione per aver espresso su Facebook giudizi lesivi della professionalità di un medico veterinario che, assistito dall’avvocatessa Caterina Fossari, le ha denunciate chiedendo 5.000 euro di risarcimento. Le due imputate sono difese dagli avvocati Angelozzi e Pietropaolo e sono state condannate ad una multa di 450 euro a testa. Dovranno anche risarcire il veterinario di 550 euro. I commenti incriminati sono stati pubblicati su una pagina Facebook di un gruppo molto noto e frequentato, tanto che vanta più di 26mila iscritti. A luglio 2021 venne lanciato un sondaggio dagli amministratori: "Veterinario migliore di Ascoli e dintorni?". In tanti dissero naturalmente la loro, facendo nomi e motivando il perché della propria scelta. Ma evidentemente vi furono anche commenti negativi nei confronti di qualcuno come il veterinario in questione che li ha ritenuti diffamatori nei propri confronti e quindi ha sporto la denuncia che ha dato il via all’inchiesta sfociata col rinvio a giudizio delle due donne ascolane. Il primo commento è questo: "il mio cane per questo veterinario sarebbe morto nel 2014 invece con un altro veterinario ha proseguito la sua splendida vita fino al 2020 morendo di tutt’altra patologia. A momenti me lo uccide anni prima". A queste parole si è accodata l’altra donna che a sua volta ha scritto: "Quanti danni ha fatto ai miei animali, ora vado da altri veterinari". Per la Procura di Ascoli dette frasi contevano i requisiti della diffamazione nei confronti del veterinario che si è costituito parte civile. Anche lui è iscritto al gruppo Facebook che all’epoca contava 23mila iscritti e lesse il post coi giudizi nei suoi confronti.