Vinitaly, un successo. Dalle cantine picene ai ragazzi dell’Agrario: una pioggia di premi

L’assessore regionale Antonini: "Anche il vino può essere un traino per il territorio, a partire dalla qualità delle produzioni fino all’enoturismo". Capecci: "Il futuro nelle mani dei giovani".

Vinitaly, un successo. Dalle cantine picene ai ragazzi dell’Agrario: una pioggia di premi

Vinitaly, un successo. Dalle cantine picene ai ragazzi dell’Agrario: una pioggia di premi

Sono stati tanti i vini premiati nel corso della 56ª edizione del Vinitaly, la Fiera del Vino di Verona. I complimenti vanno sicuramente ai ragazzi dell’Istituto Agrario Celso Ulpiani che nel concorso enologico riservato alle scuole a cui hanno preso parte 24 istituti di 14 regioni per un totale di 68 vini in gara hanno conquistato un doppio riconoscimento con il premio Crea Miglior Vino Rosato e Miglior Vino Biologico con il ‘Marche Igt Rosato 2023 biologico’. In realtà del ‘Celso Ulpiani’ sono stati sei i prodotti che hanno conquistato la giuria del premio, organizzato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria: Vino spumante Passerina Brut metodo classico biologico, Marche Igt Rosso biologico, Marche Igt Cabernet Sauvignon biologico, Marche Igt Passerina biologico, Falerio Doc Pecorino biologico, Rosso Piceno Doc biologico.

Gran risultato poi per la Cantina Centanni di Montefiore dell’Aso che ha visto premiati i suoi vini: Offida Docg Pecorino Canapale 2020, 2021 e 2023; il 2021 Santa Maria e il Biologico 2023; Falerio Dop 2023; Offida Docg Passerina 2023; Falerio Pecorino Doc 2019; Marche Igp Rosso biologico ‘Montefloris’ 2022; Marche Igt Rosso biologico ‘Primodelia’ 2019; Marche Igt Rosato 2023; Vino Rosso Biologico ‘Mario’ 2022; Marche Igp Rosato biologio ‘Profumo di Rosa’ 2023; Vino spumante Passerina Brut 2023. Premiati anche il Marche Igt Rosato ‘Il Vicolo’ 2023 della Cantina dei Colli Ripani. Offida Passerina Docg biologio ‘Amare’ 2023 della Cantina Santa Liberata. "Anche il vino può essere un traino per il territorio, a partire dalla qualità delle produzioni fino all’enoturismo – ha dichiarato l’assessore regionale Andrea Maria Antonini intervenendo al convegno ’Radici profonde, visioni future: l’evoluzione del vino marchigiano’ – grazie alla capacità attrattiva che i marchigiani possono migliorare, facendo leva quindi sugli alti standard di servizio, che sono un driver vincente". Al termine del Vinitaly ha espresso tutta la sua soddisfazione Angiolina Piotti Velenosi che assieme alla figlia Angela, allo chef Davide Camaioni e al Pizza-chef Mirko Petracci è stata un punto di riferimento costante in uno stand arredato con la gigantografia del Chiostro di San Francesco. Soddisfazione è stata espressa anche da parte di Marta Cocci Grifoni alla terza generazione dell’azienda di Ripatransone: "Il futuro passa dalla formazione e dall’innovazione – ha detto – soluzione che ritengo indispensabile per contrastare i cambiamenti climatici". E soddisfatto anche Simone Capecci, Presidente del Consorzio Vini Piceni: "Il futuro è nelle mani dei giovani che gestiscono i social e sono un nuovo modo di comunicare. Sarà fondamentale per noi, che abbiamo seguito la vocazione al biologico e ai vitigni autoctoni come punto di forza".

Valerio Rosa