Violenze sulla nipotina. Zio condannato a 5 anni

E’ stata una prima rivelazione della bambina ai genitori a far venire a galla la storia; la piccola ha poi ritrattato e infine ha di nuovo esternato tutto .

Violenze sulla nipotina. Zio condannato a 5 anni

Violenze sulla nipotina. Zio condannato a 5 anni

Violenza sessuale nei confronti di una bambina di età inferiore di 10 anni, con l’aggravante del vincolo di parentela. Questa la gravissima accusa per la quale è finito sotto processo un 55enne extracomunitario residente lungo la vallata del Tronto arrestato dai carabinieri di Ascoli a maggio 2022. Difeso dall’avvocato Simone Matraxia, l’uomo ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Il giudice delle udienze preliminari Barbara Caponetti lo ha condannato a cinque anni di carcere e al pagamento di una provvisionale alla parte civile di 5.000 euro, col risarcimento da stabilire in sede civile. Nel corso della precedente udienza l’accusa ha chiesto nei confronti dell’imputato una condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere. L’indagine della Procura di Ascoli si è sviluppata in due fasi. Cinque anni fa all’uomo furono contestati rapporti sessuali completi. La perizia alla quale fu sottoposta la ragazzina li ha esclusi, ma restano comunque altri gravi atti a sfondo sessuale dei quali l’uomo deve difendersi a seguito della nuova contestazione. L’odioso reato di cui è accusato, l’uomo l’avrebbe commesso ai danni di una nipote, anche lei residente con la sua famiglia nel Piceno.

Una bambina che all’epoca dei fatti, fra il 2017 e il 2018, aveva fra i 6 e i 7 anni di età. E’ stata una prima rivelazione della bambina ai genitori a far venire a galla la storia; la piccola ha poi ritrattato, ma successivamente ha di nuovo esternato tutto raccontando quanto le sarebbe successo quando stava con lo zio. Incontri che avvenivano quando i suoi genitori l’affidavano allo zio, all’epoca 50enne. Rimanevano insieme diverse ore al giorno, a causa degli impegni di lavoro del papà e della mamma. Quello che la piccola ha raccontato riguarda gravi pratiche a sfondo sessuale alle quali il congiunto – secondo il suo racconto – l’avrebbe sottoposta più volte. Lo zio l’avrebbe infatti condotta in camera da letto e qui l’avrebbe costretta a subire svariati atti di natura sessuale; baci di certo non semplicemente affettuosi, ma indirizzati anche alle parti intime; palpeggiamenti reciproci ai quali costringeva la nipote ignara chiaramente di cose quelle attenzioni significassero, vista la tenera età. L’avvocato difensore Simone Matraxia aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta forte degli accertamenti che sono stati disposti dalla magistratura dopo la prima denuncia, sostenendo l’inattendibilità della bambina nel riferire gli avvenimenti. Peppe Ercoli