Violinisti da tutto il mondo Dieci giorni di musica e gare

Fermo, torna il concorso Postacchini. In palio uno strumento realizzato dal liutaio Lazzaro

Violinisti da tutto il mondo  Dieci giorni di musica e gare

Violinisti da tutto il mondo Dieci giorni di musica e gare

Il violino suona ovunque, si può ascoltare musica in ogni angolo della città, il sindaco ha aperto persino la sua stanza per una ragazza tedesca che aveva urgenza di provare e non aveva trovato aperto Palazzo dei Priori. È il clima del festival violinistico Postacchini a Fermo che è ormai entrato nel vivo con l’arrivo dei sette giurati d’eccezione, per loro il ’Carlino d’oro’ dal Resto del Carlino, da sempre vicino alla manifestazione. A presiedere la giuria è il maestro argentino Rafael Gintoli, ne fanno parte: Anthony Berner dagli Stati Uniti d’America, Eva Bindere dalla Lettonia, Alessandro Cappone (Italia-Germania), Luca Falasca dall’Italia, il maestro Kun Hu dalla Cina e Yuri Zhislin dalla Russia. Il presidente di Antiqua Marca Firmana, Giulio Vinci Gigliucci, ha idealmente tagliato il nastro con i concorrenti che cominciavano già a provare sul palco del teatro: "Dopo tanti preparativa e una lunga attesa, è iniziata la trentesima edizione del Concorso Violinistico Internazionale Andrea Postacchini. Dieci giorni, fino a sabato, in cui cento talenti del dalla musica si sfideranno con l’obiettivo di diventare il vincitore assoluto e portare a casa il raffinato premio: un violino griffato maestro Giovanni Lazzaro e l’archetto con la firma del maestro Luca Slaviero". A raccontare il violino che finirà nelle mani del vincitore, il liutaio Lazzaro: "Uno strumento su cui ho lavorato dal 2020, i musicisti sanno che un violino moderno è come un cucciolo, deve crescere plasmandosi sul suo proprietario, sul musicista che ci metterà la sua anima". E nel foyer del teatro è aperta anche la mostra di liuteria.