"Vogliamo un’autostrada all’altezza"

Summit tra Regione e sindaci del costa: "Meglio realizzare la terza corsia piuttosto che l’arretramento"

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Dal summit di San Benedetto tra Regione e sindaci della fascia costiera, è emerso che per la terza corsia dell’A14 sarebbe preferibile l’allargamento in sede al posto dell’arretramento, nel tratto tra Pedaso e San Benedetto, quello più critico. Gli interessi dei sindaci, a ogni modo, prevedono alcuni distinguo. "Nel corso della riunione, i Comuni del sud delle Marche, da Pedaso fino a noi, hanno parlato con una sola voce e in maniera chiara e inequivocabile: vogliamo la realizzazione della terza corsia in sede – afferma il sindaco Spazzafumo - È doveroso nei confronti del territorio, che merita di essere servito da un’infrastruttura adeguata, e lo è nei confronti dei nostri cittadini, che non possono vivere ogni spostamento come un disagio, come abbiamo visto spesso accadere negli ultimi tempi. Il Presidente Acquaroli ha raccolto la nostra richiesta e ha dato la sua disponibilità a farsene portavoce. Mi auguro che in questo modo si possa avviare al più presto l’iter per dotare il nostro territorio di un percorso autostradale al livello di quelli che nei territori limitrofi". La zona più critica sembra essere quella di Grottammare. "C’è un punto che mi sembra il più bollente da risolvere, cioè la questione dell’ampliamento della terza corsia nel tratto più complesso quello che va da Pedaso a San Benedetto, intensamente caratterizzato da ponti e gallerie – afferma Piergallini sindaco di Grottammare - La soluzione sino ad ora proposta dalla società autostrade, ovvero la costruzione di un nuovo tratto di strada distante appena seicento metri circa a ovest di quello esistente, non è paesaggisticamente e funzionalmente sostenibile. Occorre trovare un’alternativa". In effetti, l’arretramento passerebbe sopra il quartiere Valtesino con il casello nella zona di Anima, dove dovrebbe sorgere la caserma dei Vigili del Fuoco. Una soluzione che Grottammare non accetterà mai. "Ci siamo lasciati con l’idea di uno studio di fattibilità sull’allargamento in sede - afferma il sindaco di Cupra Piersimoni - Autostrade per l’Italia, con i propri tecnici, ci deve dire se è fattibile, i rischi e i tempi. Sulla base di questi dati che Aspi ci fornirà nel prossimo incontro vedremo se valutare un’altra opzione come quella dell’arretramento. L’arretramento sarebbe la soluzione ottimale, però non si sa quale tratto arretrare e di quanto arretrare. Quindi preferiamo concentrarsi sul progetto più fattibile per allargamento in sede: abbiamo il paese alto sotto la galleria e abbiamo il parco archeologico nelle prossimità, quindi sicurezza e salvaguardia del territorio devono essere al primo posto. Serve sapere tempi e disagi per evitare che si vada a imbottigliare la Statale".

Marcello Iezzi