Amato procuratore generale a Roma. In lizza per via Garibaldi Guido e Ielo

Tra i nomi per le possibili candidatiure anche Borrelli, Curcio e Caleca

Il procuratore capo Giuseppe Amato lascia la guida degli uffici di via Garibaldi per tornare nella sua Capitale, dove ricoprirà il ruolo di procuratore generale. Ieri mattina, infatti, il plenum del Csm ha approvato, con una sola astensione, la delibera di nomina proposta all’unanimità dalla Quinta commissione.

Amato, entrato in magistratura nel 1985, prima di diventare nel 2016 procuratore capo di Bologna, fino al 2007 aveva ricoperto l’incarico di sostituto procuratore a Massa e a Roma, fatti salvi due periodi in cui era stato collocato fuori ruolo come assistente di studio alla Corte costituzionale (dall’inizio del 1988 all’ottobre del 1989) e come componente dell’Ufficio Studi del Csm (dal 1995 al 1999). Dal novembre 2007 ad oggi, invece, è stato procuratore capo prima a Pinerolo poi a Trento e infine a Bologna.

Amato procuratore generale a Roma. In lizza per via Garibaldi Guido e Ielo
Amato procuratore generale a Roma. In lizza per via Garibaldi Guido e Ielo

Il procuratore Amato in questi anni bolognesi ha dato impulso a inchieste che hanno portato a decapitare sodalizi dediti al narcotraffico, una delle principali piaghe cittadine; grande impegno ha posto anche nella lotta alle organizzazioni di stampo mafioso e alle loro infiltrazioni nel tessuto bolognese e nel resto della regione. E ha portato a termine, assieme ai suoi sostituti, l’inchiesta concretizzatasi nella condanna all’ergastolo del quarto esecutore materiale della strage del 2 agosto alla stazione, Gilberto Cavallini, a quarant’anni da quei tragici fatti.

È prematuro, a oggi, ipotizzare chi potrà succedere ad Amato, ma le candidature sono già aperte e i primi nomi sono già emersi. Oltre a quello del procuratore aggiunto Francesco Caleca, che da più anziano dei pm - a meno che Amato non nomini un vicario - terrà la Procura in questi mesi che precederanno la nomina, in lizza ci sarebbero anche il pm romano Paolo Ielo; il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido (che ha catturato il latitante Matteo Messina Denaro) e poi il procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli e quello di Potenza Francesco Curcio.

Nicoletta Tempera

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