Baby writers accompagnati dal papà: a Bologna imbrattano il murales di via Albani

L’uomo, un sessantenne marocchino, è stato individuato e denunciato dai carabinieri del Navile. Il racconto della ‘ideatrice’ dell’opera: "Quando ho visto che erano bambini non ci potevo credere"

Baby writers accompagnati dal papà  Imbrattano il murales di via Albani

Baby writers accompagnati dal papà Imbrattano il murales di via Albani

Bologna, 21 maggio 2023 – Sotto lo sguardo vigile del papà, hanno imbrattato con vernice bianca il murales. Quello avvenuto in via Albani è un anomalo caso di vandalismo infantile. Perché ad agire, intorno alla mezzanotte, armati di rullo e pittura, sono stati due bambini di una decina d’anni, accompagnati nell’impresa non certo edificante dal papà, un sessantenne marocchino.

Approfondisci:

Portici imbrattati alla Rave Parade di Bologna, telecamere e video al setaccio

Portici imbrattati alla Rave Parade di Bologna, telecamere e video al setaccio

Il fatto è avvenuto nella strada della Bolognina qualche sera fa e i giovanissimi writers (ma soprattutto il loro padre) sono stati subito scoperti dai carabinieri della stazione Navile, a cui Paola Pedretti, titolare del salone di parrucchiera e ‘ideatrice’ del murales, aveva fatto denuncia. "Quando l’altra mattina sono arrivata in negozio ho visto il nostro murales tutto rovinato – racconta –. Siccome abbiamo le telecamere che puntano proprio su quel tratto di strada, ho portato tutto ai carabinieri, per individuare l’autore. E, con sorpresa, abbiamo scoperto che si trattava di bambini, incoraggiati, nel vandalismo, dal loro padre". Le registrazioni, all’ora del ‘delitto’, segnavano la mezzanotte passata. "Ho fatto girare il video anche su alcune chat di quartiere – dice ancora Pedretti – e subito è stato riconosciuto l’uomo". Che, di seguito, è stato denunciato per concorso in imbrattamento dai carabinieri: non ha agito materialmente, ma ha fornito ai suoi figli il pennello e assistito mentre i bambini - che a quell’età dovrebbero essere aiutati a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato - pitturavano il graffito, che si trova lì da quasi dieci anni ed è orgoglio non solo della signora Paola, ma anche degli altri residenti. La situazione, probabilmente, verrà segnalata dai militari anche alla Procura dei minori. "Ho avuto modo di incontrare la famiglia dei bambini – spiega Paola – e, visto che i genitori si sono offerti di ripulire, ritirerò la denuncia. Tuttavia, se il graffito non tornerà come era, ho già detto loro che dovranno provvedere alle spese per il ripristino".

Nessuno ha dato spiegazioni sul perché di un simile comportamento, non certo da parte dei bambini, che sono pur sempre bambini, ma del padre, che li ha accompagnati: "Non mi è stato dato un perché e io non me lo so spiegare – dice ancora Pedretti –: questa famiglia neppure la conosco, non c’erano mai stati motivi di acredine che potessero giustificare un simile dispetto". Il graffito è nato proprio in risposta al degrado della zona: "C’era questo grande muro privato – dice ancora la parrucchiera –. Era sempre ricoperto di scritte e scarabocchi. Così, con il macellaio qui vicino, abbiamo deciso di commissionare questo graffito, molto grande e molto bello. Siamo riusciti a preservare, in questo modo, per anni la parete dai writers. Ora è successo questo fatto, ma grazie ai carabinieri in meno di una giornata si è arrivati a individuare i responsabili". A cui forse sarebbe bastata soltanto una sgridata da un genitore responabile per capire di stare sbagliando.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro