Bologna Città 30, scatta il primo vero test per la nuova misura: martedì 16 gennaio il via alle multe

Limiti di velocità e maggiori controlli della Polizia Locale fuori dalle scuole e dove la gente va a piedi. Vademecum: tutto ciò che c’è da sapere sul provvedimento temuto dagli automobilisti

Bologna, 8 gennaio 2024 – Tutto quello che c’è da sapere su Città 30 lo trovate oggi sul nostro podcast, ’il Resto di Bologna’, che ritorna dopo la pausa festiva. Dalle strade escluse, dove si può andare ancora a 50 chilometri all’ora (come i viali) alle vie dove, dalla prossima settimana, si potrà iniziare a multare.

Città 30, scatta il conto alla rovescia; nel riquadro, due cittadini indicano i nuovi banner che avvisano dell’inizio dell’area a 30 km/h
Città 30, scatta il conto alla rovescia; nel riquadro, due cittadini indicano i nuovi banner che avvisano dell’inizio dell’area a 30 km/h

Un vademecum molto utile, in formato audio ascoltabile gratis nelle varie piattaforme Spotify, Google e Apple podcasts, oppure sul nostro sito (basta inquadrare il QR Code in prima pagina locale)

Conto alla rovescia per la Città 30. Salvo modifiche dell’ultimo minuto, si avvicina la data in cui finisce la fase informativa e scatta la vera rivoluzione del traffico, con tanto di sanzioni, per chi supera il limite di velocità dei 30 km/h. Sarà infatti da martedì 16 gennaio che gli agenti di Polizia Locale potranno elevare i primi verbali: Bologna diventa così a tutti gli effetti una città 30. Ma il primo test si può dire che sia partito già da oggi con il rientro dei bolognesi dalle vacanze natalizie e la ripresa delle scuole. E proprio le strade intorno alle scuole verranno monitorate con grande attenzione dalla Polizia Locale.

Le strade a 30 all’ora

La rivoluzione annunciata riguarda tutte le strade urbane di Bologna, nel senso che 30 chilometri all’ora sarà la nuova velocità di base dell’area. Ci sono, però, anche delle eccezioni, ovvero alcune arterie a scorrimento veloce, con molte corsie, e i viali di circonvallazione che rimangono a 50 km/h (l’elenco delle strade ’invariate’ è visibile sul sito www.bolognacitta30.it ).

Il rispetto delle regole

Sono previste diverse soluzioni e la sensibilizzazione dei cittadini. Innanzitutto c’è la segnaletica orizzontale e verticale: nei giorni scorsi sono stati installati grandi banner azzurri, ad esempio, in via Zanardi, via Zanolini e viale Filopanti. I banner hanno fatto capolino anche in via Malaguti e in via San Donato, dove si dovrà circolare rispettando i trenta chilometri orari. E, ancora, in viale Petramellara, in prossimità della stazione (unico tratto dei viali che passerà dai 50 ai 30 km/h di limite), via Mazzini, via Malvasia, via Ludovico Berti, via Bovi Campeggi e via Marzabotto.

Le opere collaterali

Cambierà anche l’aspetto delle strade, con la realizzazione di restringimenti, dossi e dissuasori di velocità, rialzi di pavimentazione in prossimità dei passaggi pedonali e delle ciclabili e marciapiedi più larghi. Gli autovelox fissi, invece, sono previsti solo nelle strade a 50 km/h. Il Comune per questo restyling ha speso 150mila euro.

Controlli dei vigili

Gli agenti della Polizia Locale presidieranno le strade, con particolare attenzione davanti alle scuole, alle zone dei negozi e alle aree dove la gente va a piedi.

La versione del Comune

Secondo l’amministrazione non aumenteranno le file delle auto, così come, con meno accelerazioni e frenate, si dovrebbe inquinare di meno. Addirittura, si calcola che la differenza di percorrenza di uno stesso tratto sarebbe di una manciata di secondi. Sempre da palazzo d’Accursio sostengono che la velocità ridotta, anche se nei primi tempi porterà a guardare più spesso il tachimetro, aiuterebbe invece a limitare le distrazioni.

Il fronte critico

L’annuncio della misura ha creato molto scompiglio. Oltre alle opposizioni, tra i primi a sollevare perplessità i tassisti e gli artigiani di Cna (il 76% delle imprese, secondo un recente sondaggio, è contrario alla misura), che hanno più volte richiesto il rinvio del periodo sanzionatorio. Altro rebus quello del trasporto pubblico, ovvero dei bus Tper, su cui si sta cercando di arrivare a un’intesa.

s. p.