Bologna, la grande attesa. Da Roma passa la storia. La spinta della città per il traguardo Champions

Domani all’Olimpico quasi tremila i tifosi per sostenere i rossoblù. Chi resta in città si sta organizzando per vedere la partita dell’anno, tra appuntamenti nei ritrovi storici e visioni ‘scaramantiche’ in casa

Bologna, la grande attesa. Da Roma passa la storia. La spinta della città per il traguardo Champions

Bologna, la grande attesa. Da Roma passa la storia. La spinta della città per il traguardo Champions

Bologna, 21 aprile 2024 – Tutta Bologna a Roma. Non parliamo solo del club e della squadra, focalizzati sul match di domani, fondamentale per concretizzare il sogno europeo.

Dietro di loro, infatti, sul prato dell’Olimpico ci sarà un’intera città che, simbolicamente, scenderà in campo con loro per spingerli verso il traguardo più bello e più inaspettato, quello che i tifosi più scaramantici chiamano da mesi ’il trofeo continentale più importante’ e che, per tutti, risponde al nome di Champions League.

Tremila bolognesi (circa), in uno stadio che si annuncia più giallorosso che mai, ci saranno in carne e ossa, comunque: sono quei tifosi che, sempre "con il Bologna nel cuore", sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto riservato agli ospiti e che con la loro voce, le loro sciarpe e le loro bandiere testimonieranno l’amore e il supporto per i rossoblù guidati da Thiago Motta.

E il tutto nonostante un giorno (il lunedì) e un orario (le 18,30) non certo comodi per una viaggio da 380 km e quattro ore abbondanti di pullman. Ma questa non è una trasferta qualsiasi, è quella che si annuncia come la partita dell’anno (se non del decennio). Anche per questo c’è chi si è già attrezzato in altri modi per non perdersi un minuto del match, anche se non potrà vederlo dal vivo nella Capitale.

L’intera città, insomma, è in fervida attesa, e, man mano che il tempo scorre, l’ansia e l’aspettativa crescono di pari passo. E mentre i tifosi più fedeli (o che sono stati svelti nel comprare il biglietto) staranno in piedi dall’inizio fino alla fine del match nel settore ospiti dell’Olimpico, cantando a squarciagola, ce ne sono tanti, tantissimi altri che guarderanno la partita o sugli schermi di casa o nei locali del centro e della periferia, della città e della provincia. Per alcuni, l’assenza a Roma è forzata, visto che i biglietti destinati agli ospiti sono finiti nel giro di poco tempo; per altri, invece, guardare il match lontano dal campo è regolarità, o forse un rituale scaramantico.

Esattamente come accade per i grandi match dei rossoblù, pub, bar e locali notturni stanno già lavorando per creare la giusta atmosfera, pronti ad accogliere i tifosi rimasti sotto le Due Torri, condendo il match con bevande e buon cibo.

È il caso del Bar Ciccio, in via San Mamolo, e dell’Old Bridge, storico pub divia Emilia Levante. A questi due punti di ritrovo storici, si affiancano la birreria Mutenye, al Pratello, e il Celtic Druid Irish Pub, in via Caduti di Cefalonia. Poi, c’è la Birreria Amadeus, in via Dagnini, l’Osteria Re Artù, via Rimesse, e il bar Margherita, in Saragozza.

Chiudono il cerchio il pub Number Ten, in zona stadio in via Emilia Ponente, il Victoria Station, in via Zanardi, e il Madigan’s Pub, via Lame.

E, infine, ci sono tutti quei tifosi che si sono dati appuntamento con gli amici a casa di uno o dell’altro. E pure chi, per scaramanzia, si è rassegnato (o ha scelto) di guardare la partita da solo. Una cosa è certa, comunque: alle 18,30 di domani, e per un paio d’ore, la città tratterrà il respiro e, dalle finestre e dalle porte, si vedrà spuntare un solo colore. Anzi, due: il rosso e il blù.

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