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Cefa, l'incontro al Centro San Domenico
Bologna, 7 ottobre 2023 - “Non è più possibile ragionare di crisi migratoria, di crisi climatica e di crisi idrica e alimentare in maniera singola, isolata. Esiste un'unica grande crisi ed è possibile trovare risposte solo agendo su cause ed effetti in maniera integrata”. A un anno dalle celebrazioni del suo cinquantesimo anniversario, Cefa porta avanti il dialogo sulle grandi sfide del nostro tempo.
E lo fa attraverso ‘Gente Strana’, l’appuntamento annuale che ha riunito stamattina, al centro San Domenico, un grande numero di ospiti, esperti, rappresentanti istituzionali, attivisti e cittadini. “Attraverso ‘Gente Strana’, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, vogliamo raccontare il contesto globale in cui ci troviamo, che sappiamo essere caratterizzato da tre grandi sfide: la crisi alimentare, crisi climatica e migratoria. Vogliamo provare però non solo a narrare l’aspetto problematico, ma a cercare anche attraverso il dialogo con degli esperti, di trovare ed esplorare nuove soluzioni. Noi crediamo che la cooperazione internazionale, all’interno di questo quadro, possa rappresentare una soluzione importante - afferma Alice Fanti, direttrice del Cefa -. E vogliamo sentire anche il parere della politica. Sappiamo che a breve verrà presentato il piano Mattei per l’Africa, di cui ancora non conosciamo il contenuto. Oggi vorremmo raccogliere indicazioni e raccomandazioni su cosa questo piano dovrebbe contenere per essere d’impatto, sostenibile e lungimirante”.
Tra gli ospiti di ‘Gente Strana’ anche il senatore Pier Ferdinando Casini: “Non esiste nulla che si possa fare per i Paesi in via di sviluppo che non sia dimensionata a livello europeo. Per questo dobbiamo evitare di fare un piano dell'Italia per l'Africa. Ma dobbiamo, al contrario - conferma Casini - attuare un piano dell'Europa per l'Africa”.
Un incontro, quello di stamattina, capace di mettere al centro il dialogo, il confronto, su tre grandissime sfide. “La speranza ci deve sempre essere - spiega il cardinale Zuppi, in video collegamento - e soprattutto dobbiamo credere alla luce anche quando siamo nel buio. Dobbiamo credere che questa luce ci sia, anche quando così non sembra. E non bisogna mai arrendersi alle logiche delle guerre”.
Non solo. “Nella logica europea, dobbiamo immaginare delle regole con un respiro ampio: spesso assistiamo a interventi che non sono strutturali - spiega Antonio Di Matteo, presidente nazionale Movimento Cristiano Lavoratori -. Dobbiamo superare la logica di corto respiro, che non ci porta da nessuna parte. Abbiamo il dovere e l'obbligo di pensare e guardare avanti, con azioni concrete. Siamo donne e uomini di speranza. Per questo auspichiamo interventi strutturali”.