REDAZIONE BOLOGNA

Ciao ciao, ci si (ri)vede all’Estragon

"Beh sì, abbiamo scritto un brano per Gianni Morandi, ammette La Rappresentante di Lista, in concerto stasera all’Estragon (sold out). "O meglio, l’abbiamo scritto pensando a lui – precisano Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina –. A Sanremo, infatti, fra noi è nata una bella amicizia e ora ci sentiamo regolarmente, anche solo per sapere come va. Così, molto liberamente ci è venuto questo pezzo che gli abbiamo fatto ascoltare. È divertente pensare che, chissà, magari un giorno questa canzone vedrà la luce". Ma nel frattempo stasera il è tempo di riprendere il My Mamma Tour Club 2022. "Il racconto di una canzone come Ciao Ciao – spiegano – si trasforma in una grande festa perché è nei momenti di crisi che affiora il desiderio di vivere la vita e di vincere la paura".

Il viaggio iniziato all’Ariston continua.

"Sembra una vita fa e invece sono passati solo nove mesi. Tutto nasce dal romanzo Maimamma e dal disco My mamma. Anche se il racconto della fine del mondo è un tema che ci portiamo dietro dal 2011, da una delle prime canzoni che abbiamo scritto. Stavolta si ripresenta con le sembianze di una giovane donna che porta avanti una gravidanza alla vigilia dell’apocalisse".

Cosa cambia in questo spettacolo rispetto a quelli estivi del ’My Mamma Ciao Ciao Edition’?

"Nonostante il tour incroci club grandi, la cornice è sicuramente più raccolta rispetto ai concerti all’aperto. Cerchiamo di trasformare i luoghi per immergere totalmente lo spettatore nella storia che narriamo rendendolo protagonista. Per questo abbiamo pensato di proporre un ‘dress code’ invitando tutti a presentarsi eleganti alla festa. Eleganti… da morire".

‘My Mamma’ avrà un sequel?

"Il romanzo è frutto di idee, appunti, pizzini, raccolti in anni ed anni, poi concretizzati in un romanzo. Non abbiamo ancora iniziato una nuova sessione di scrittura, anche se ci piacerebbe sviluppare ulteriormente quell’idea e capire come si evolve la storia. Però ci servirebbe un attimo di respiro. E avere attorno un po’ di silenzio, anche solo per un paio di mesi".

Finito il tour cosa farete?

"Anche la simbiosi più forte ha bisogno di momenti di pausa. Dopo il tour faremo delle esperienze separate, per poi ritrovarci e riprendere il cammino assieme".

Ma un pensiero a Sanremo 2023 non l’avete fatto? Non c’è due senza tre.

"Stavolta preferiamo prenderci un turno di riposo".

Ad aprile avete organizzato a Bologna Tocca a noi, per il popolo ucraino.

"Quando attorno a un’iniziativa del genere vedi tanta partecipazione e senti tanta energia pensi davvero che quel pensiero di pace sia condiviso. Tosto poi scontrarsi poi con la realtà e dover prendere atto che niente cambia. In certe situazioni, però, l’arte deve prendersi la responsabilità di aggregare, di mettere insieme positività. Siccome David Byrne dice che è bello ricordarsi le cose per cui val la pena gioire, magari ripeteremo l’esperienza di Tocca a noi".

Andrea Spinelli