Comune e Ausl si mettono in rete per aiutare gli accumulatori seriali

Siglato un protocollo d’intesa anche con Acer e Asc Insieme. Una task force di specialisti. per la presa in carico dei casi.

Comune e Ausl si mettono in rete per aiutare gli accumulatori seriali

Comune e Ausl si mettono in rete per aiutare gli accumulatori seriali

Una task force per individuare e aiutare gli accumulatori seriali. E’ l’iniziativa messa in campo dal Comune di Casalecchio per fare fronte ad un fenomeno sociale, e una patologia, che ha assunto ormai contorni così importanti da arrivare a ispirare serie televisive e fare suonare campanelli di allarme anche agli operatori dei servizi sociali sempre più spesso alle prese con persone che ne sono afflitte.

"Riempiono la loro abitazione di cose, giornali, libri, oggetti inutilizzabili fino a che non vengono praticamente seppelliti e non rimane loro nessuno spazio libero. Così facendo rendono inutilizzabile la loro casa, dove non è più possibile cucinare, lavarsi, ecc. perché tutto lo spazio è occupato da quelli che noi consideriamo rifiuti", si legge nella nota di presentazione dell’iniziativa presa nella cittadina sul Reno dove, con la regia del Comune, è appena stato definito un protocollo d’intesa sottoscritto dall’azienda Usl di Bologna, il Dipartimento di sanità pubblica, il Centro di salute mentale, la Polizia locale, Asc InSieme, l’azienda pubblica che si occupa di servizi sociali per il territorio di riferimento, e Acer, coinvolta per i casi che si registrano all’interno delle case popolari. L’accordo prevede la costituzione di un gruppo specializzato e di una rete di supporto lungo tutto il percorso di cura, dalla presa in carico al monitoraggio di questi casi che spesso rimangono nascosti per molto tempo, quando non si manifestano in casi eclatanti che arrivano alla rilevanza della cronaca per incendi o problemi igienico-sanitari.

"Mettere in chiaro ruoli, azioni, presa in carico e monitoraggio dei casi è fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile che deve coniugare le esigenze della persona affetta da disturbo da accumulo con quelle delle persone che vivono accanto e che subiscono gli effetti dell’accumulo, come invasione degli spazi comuni, odori sgradevoli, infestazioni di insetti, ecc. – spiega l’assessore ai servizi sociali Massimo Masetti –. Un passo importante che tutti i soggetti coinvolti nel protocollo si sono impegnati a fare insieme".

Gabriele Mignardi