REDAZIONE BOLOGNA

Coronavirus Bologna, aggiornamenti. Altri 3 casi, ora sono 6

Raddoppiano i casi in provincia. Un quarantenne e due settantenni i nuovi contagiati

Coronavirus Bologna, aumentano i contagi in provincia (FotoSchicchi)

Coronavirus Bologna, aumentano i contagi in provincia (FotoSchicchi)

Bologna, 3 marzo 2020 - Raddoppiano i casi di coronavirus a Bologna. Ora sono sei. Ne dà notizia la Regione Emilia Romagna con il bollettino quotidiano. Le tre persone risultate positive al tampone oggi (un quarantenne e due settantenni) si aggiungono alle altrettanti dei giorni scorsi. Sui contatti avuti da costoro sono in corso indagini epidemiologiche.

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Sono cinque gli operatori sanitari dell'ospedale Maggiore in isolamento fiduciario dopo essere entrati in contatto con uno dei casi positivi al coronavirus riscontrato in città. Si tratta di due medici, due infermieri e un operatore socio-sanitario, in quarantena a casa da ieri. Questo perché domenica notte sono stati loro i primi a entrare in contatto con un uomo che, contravvenendo alle indicazioni della Regione, invece di chiamare il 118 si è presentato al Pronto Soccorso del Maggiore.

Nei primi minuti, spiega l'Ausl, i cinque operatori sanitari si sarebbero avvicinati a lui senza protezione, che avrebbero poi indossato solo in un secondo momento, una volta essersi resi conto che poteva trattarsi di un sospetto caso di coronavirus. L'uomo, garantisce l'Ausl, è stato subito isolato in un'area del Pronto soccorso utilizzata proprio per le diagnosi sospette e una volta avuti i risultati del tampone positivo, è stato trasferito nel reparto Malattie infettive del Policlinico Sant'Orsola. Per precauzione, dunque, i cinque operatori sanitari sono stati dunque mandati a casa in quarantena fiduciaria e al momento non avrebbero sintomi. 

Ieri un nuovo paziente bolognese positivo al Covid-19 era stato ricoverato in terapia intensiva. Cinquantotto anni, sposato con due figli, si sarebbe presentato spontaneamente in ospedale domenica mattina con febbre alta e problemi respiratori (già con una polmonite in atto) e nei giorni scorsi era stato a contatto con il focolaio lombardo per motivi di lavoro. Oltre a lui, è stato fatto il tampone anche ai suoi più stretti familiari tenuti al momento in via precauzionale sotto accertamento.

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Resta ricoverata in quarantena la ragazza di 21 anni di origini straniere, le cui condizioni sono in miglioramento, entrata in contatto con la zona rossa lombarda come ha raccontato ieri al Carlino: "Mi occupo di moda e sono andata a Milano due volte", ha raccontato. In quarantena domiciliare, invece, c’è il secondo paziente bolognese risultato positivo al Coronavirus: un 42enne anch’egli collegato per motivi di lavoro al focolaio lombardo. Anche per lui si sta ricostruendo l’intera catena di contatti avuta nei giorni scorsi, che sembra più numerosa rispetto agli altri due pazienti di Bologna. L’uomo, infatti, aveva trascorso la serata del 22 febbraio alla discoteca “Vivi-Le Grotte” di San Pietro in Casale come hanno comunicato le Ausl di Bologna e Ferrara.

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