NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Cospito e la campagna di fuoco, 19 anarchici indagati: “Fu terrorismo”

Almeno cinque gli episodi organizzati e messi a segno tra l’autunno e l’inverno 2022. Perquisizioni e sequestri del Ros: caccia ai dna da comparare con quelli sulle scene del crimine

Bologna, 1 dicembre 2023 – Gli attentati incendiari in nome di Alfredo Cospito, che hanno acceso Bologna nel corso di un lungo 2022 di passione, hanno portato a iscrivere altre tredici persone nel registro degli indagati. Si allarga così l’inchiesta della Dda di Bologna sulla stagione dei roghi anarchici, che hanno accompagnato la protesta contro la detenzione, in regime di carcere duro, del leader della Federazione anarchica informale Cospito.

Cospito e la campagna di fuoco, 19 anarchici indagati: "Fu terrorismo ed eversione"
Cospito e la campagna di fuoco, 19 anarchici indagati: "Fu terrorismo ed eversione"

Una lotta che ha accompagnato l’autunno e l’inverno del 2022, caratterizzata da più "azioni dirette e di sabotaggio, tutte connotate da violenza politica", come si legge nei capi di accusa dei diciannove indagati totali, undici dei quali rispondono di associazione con finalità di terrorismo o eversione; mentre gli altri otto sono accusati di reati di piazza, con l’aggravante, però, dell’eversione. Soggetti per la maggior parte gravitanti nell’ambiente anarchico bolognese, riconducibile al circolo Tribolo.

Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm Antonello Gustapane e condotta dai carabinieri del Ros, lo scorso 16 novembre sono state eseguite perquisizioni a carico dei diciannove anarchici, sedici su Bologna, le altre tra il Trentino e la provincia di Bergamo. Sono stati gli stessi indagati a darne notizia, con un lungo intervento pubblicato su un sito d’area, dove viene lamentata la richiesta, da parte degli inquirenti, di sottoporre gli indagati a prelievo del Dna. Un passaggio necessario per verificare eventuali compatibilità tra il profilo genetico dei diciannove e le tracce biologiche trovate nei luoghi degli attentati incendiari che vengono loro contestati dalla Procura.

Ossia, il rogo di due ripetitori della rete internet di Eolo, incendiati a Monte Capra di Sasso Marconi; il ‘botto’ di Capodanno in via Emilia Levante, quando furono dati alle fiamme e buttati in mezzo alla strada, ostruendo il traffico, due cassonetti; l’arrampicata sportiva di due sodali sulla gru di un palazzo di piazza della Mercanzia (con annessa manifestazione sottostante), per srotolare uno striscione per Cospito; l’irruzione nella chiesa del Sacro Cuore, in Bolognina, mentre il parroco stava celebrando la messa nella prima domenica d’Avvento, di nuovo per chiedere la liberazione del gambizzatore del manager di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi; infine, l’attentato incendiario fallito alla Marr di Anzola, che si occupa - tra l’altro - della distribuzione dei pasti alla Dozza, dove i carabinieri trovarono quattro bottiglie molotov inesplose posizionate sotto altrettanti furgoni. Va detto che, pochi giorni dopo quel tentativo, a Taggia, in provincia di Imperia, la sede della stessa ditta andò completamente distrutta, sempre a seguito di un incendio doloso anarchico.

Nel corso delle perquisizioni degli scorsi giorni, i carabinieri del Ros hanno sequestrato documenti, volantini e materiale riconducibile a questa ‘campagna di fuoco’. Portata avanti, come si legge negli atti dell’inchiesta, con l’obiettivo di ‘imporre’ "la cessazione delle politiche perseguite dalle grandi multinazionali italiane anche in ragione del recente conflitto russo-ucraino, la liberazione da tutte le carceri e la liberazione del militante Cospito Alfredo dal regime detentivo previsto dall’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario".

Con gli inquirenti che indicano, dietro queste azioni, l’esistenza di "un’associazione di stampo anarco-insurrezionalista che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di eversione dell’ordine democratico, strutturata in modo non gerarchico e spontaneista secondo il patto di ‘mutuo appoggio’ e attraverso la ‘solidarietà rivoluzionaria’". E che usa "ogni mezzo" per raggiungere lo scopo.