FRANCESCO MORONI
Cronaca

Duello col segretario Pd. Alluvione e Sanità, il meloniano Barcaiuolo: "La sinistra ha fallito"

Emilia Romagna verso le elezioni. "Le parole di Tosiani? Stiamo assistendo al teatro dell’assurdo. Sono i Comuni a rallentare la ripresa dopo il disastro di un anno fa. Per le visite mediche abbiamo le liste d’attesa più lunghe d’Italia"

Michele Barcaiuolo è senatore e segretario regionale di Fratelli d’Italia

Michele Barcaiuolo è senatore e segretario regionale di Fratelli d’Italia

Bologna, 26 maggio 2024 – "A me sembra di assistere al teatro dell’assurdo". Michele Barcaiuolo non ci sta. Il senatore e segretario regionale di Fratelli d’Italia, letta l’intervista sul Carlino a Luigi Tosiani, storce il naso e chiama in causa Beckett e Ionesco, il surreale e il tragicomico, per esprimere la contrarietà alle parole del pari ruolo dem. Tosiani aveva definito "una promessa non mantenuta" il rimborso al 100% dei beni mobili, sottolineando che chi ha già ricevuto risarcimenti da viale Aldo Moro non otterrà più di cinquemila euro, o comunque un importo massimo di diecimila. "Chi con negligenza ha curato il territorio in questi anni, oggi attacca il governo – ribatte Barcaiuolo –. Peraltro sul rimborso dei beni mobili, che non era mai stato fatto". Ma per il meloniano l’amministrazione piddì è da bocciare su tutta la linea: dalla sanità alle infrastruttura, il senatore ne ha anche per il governatore regionale.

Barcaiuolo, lei parla di teatro dell’assurdo.

"Stefano Bonaccini è il commissario straordinario per il dissesto idrogeologico già dal 2014 e la sua gestione, se non provocato, ha sicuramente contribuito all’entità dei danni dell’alluvione dello scorso maggio. Non solo: il Pd attacca il governo che sta rimborsando i Comuni, nonostante quelle risorse, già a disposizione, non vengano sfruttate".

C’è chi ha lamentato difficoltà nel reperire il personale, dare il via alle procedure tecnico-amministrative e mettere a terra quei finanziamenti.

"I Comuni hanno già i fondi in cassa, ma non li usano. Delle due l’una: o è incapacità amministrativa oppure è malafede".

In vista delle prossime elezioni dell’8 e del 9 giugno, ma soprattutto delle Regionali probabilmente in autunno, che riflesso crede avranno questi temi?

"La gestione dell’Emilia-Romagna non va, a partire dalla sanità, con le liste d’attesa più lunghe d’Italia. Su questo ci sarà un intervento, grazie al governo che ha stanziato tre miliardi di euro. Ma mi lasci dire una cosa...".

Dica pure.

"Ho visto un volantino del Pd contro i presunti tagli alla sanità del governo Meloni. Lo stesso Pd che dal 2011 al 2019 ha tolto alla sanità 37 miliardi...".

Questo governo come ha agito, invece?

"Da quando è in carica, ha già segnato più dodici miliardi. Si può dire che c’è da fare di più e meglio, certo, ma non si può davvero parlare di tagli alla sanità. Ecco, credo che un minimo di onestà intellettuale sia pregiudiziale per il confronto politico. Siamo andati oltre, siamo arrivati a una narrazione completamente falsa e priva di fondamento. Quest’anno registriamo la più alta spesa sanitaria della storia repubblicana, è un dato incontrovertibile".

Su quali altri punti pensa ci sia bisogno di un cambio di rotta?

"A sinistra c’è una maggioranza che, come credo e temo, sarà aperta al Movimento cinque stelle. Questo vuol dire azzerare le infrastrutture di cui questo territorio ha bisogno...".

Che intende?

"L’Emilia-Romagna è una delle regioni più produttive d’Europa non grazie al Pd, ma nonostante il Pd. Noi crediamo occorra un’altra iniezione di competitività, a partire da investimenti infrastrutturali. Mi chiedo come possa una maggioranza che tiene dentro l’estrema sinistra e i Cinque stelle continuare a parlare di infrastrutture...".

Guardando proprio all’Europa, come vede il prossimo impegno elettorale?

"Bonaccini si è candidato e ha deciso di abbandonare la Regione. Per carità, tutto legittimo, se non fosse che aveva detto sarebbe rimasto qui fino all’ultimo giorno. Io penso che queste elezioni saranno una piccola cartina tornasole. Guardiamo alle Politiche del 2018, alle Europee 2019, alle ultime Regionali e alle Politiche del ‘22: la sinistra ha vinto una volta. Sono ottimista: credo che, con la spinta di Europee e Amministrative, possa arrivare una svolta anche in Regione".