PAOLO ROSATO
Cronaca

I danni dell’alluvione "La lista è gonfiata, i sindaci certifichino ogni singolo intervento"

Marco Lisei, senatore Fdi, conferma le perplessità del governo: "No ad opere che non hanno nesso causale con gli eventi. La sinistra vuole sfruttare la situazione, Figliuolo faccia verifiche"

I danni dell’alluvione  "La lista è gonfiata  I sindaci certifichino  ogni singolo intervento"

I danni dell’alluvione "La lista è gonfiata I sindaci certifichino ogni singolo intervento"

"I Comuni hanno inserito una serie di interventi che appaiono estranei all’alluvione o meglio, appaiono privi di un nesso causale, perché già necessari precedentemente, oltre che fuori dalle zone alluvionate. I sindaci allora si prendano la responsabilità e specifichino con una delibera di giunta che gli interventi richiesti sono stati causati tutti dall’alluvione". Vuole vederci chiaro il governo Meloni sul primo, lunghissimo documento che la Regione ha mandato al Dipartimento nazionale della Protezione civile, per chiedere fondi che coprano i costi degli interventi di somma urgenza post-alluvione. Danni per l’ammontare, totale, di circa 1,9 miliardi di euro, come più volte esplicitato dalla Regione Emilia-Romagna. I danni segnalati da viale Aldo Moro sono stati davvero tutti causati dalle calamità atmosferiche della prima metà di maggio? Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia, fa il punto della situazione dopo che il Resto del Carlino ha pubblicato in anteprima, nel dettaglio, gli interventi più importanti e i relativi costi.

"Lista gonfiata? No, serve unione”

Senatore Lisei, cosa le sembra strano in quel documento?

"Sarebbe grave imputare delle spese che nulla c’entrano. Leggendo le richieste che dovrebbero essere indifferibili ed urgenti sembra proprio che abbiano buttato dentro ‘la qualunque’".

Per esempio?

"Tutte le infiltrazioni di acqua. È evidente che il problema non sia la pioggia in sé, ma lo stato di manutenzione dei luoghi. Un conto è se un immobile è stato allagato per una esondazione, un conto è se le coperture non hanno retto perché non mantenute bene prima".

Su Bologna lo spettro degli interventi è effettivamente molto ampio.

"Perché si chiedono i danni per il museo Medievale e l’ex convento di San Mattia gestito dal Parri? Non sono nelle zone alluvionate, se ci sono state infiltrazioni forse erano già presenti problemi? Stessa cosa dicasi per l’istituto ortopedico Rizzoli o la Ausl di via Albertoni. Anche loro non sono in zona alluvione e ci risulta che capiti di frequente che con le piogge avvengano infiltrazioni in quegli ospedali".

Dubbi anche oltre Bologna?

"A Cesena inseriscono le infiltrazioni della Biblioteca Malatestiana, oppure gli interventi sul Torrente Cesuola che pare fossero già previsti per la stessa cifra dal 2021 in un Protocollo d’intesa. Nell’elenco vengono poi inseriti impropriamente i lavori già eseguiti di Autostrade che è un soggetto privato con una concessione statale e regolerà i propri rapporti in base alla concessione, così come Anas o altri soggetti di diritto privato".

A questo punto cosa potrebbe fare il governo, chiedere un’ulteriore verifica sull’ammissibilità di queste voci?

"Se i sindaci del Pd e la Regione, intendono sfruttare l’evento alluvionale per mettere a posto quello che non era a posto prima dell’alluvione non è corretto perché sottrae risorse ad altri interventi. È un lavoro nella migliore delle ipotesi superficiale, nella peggiore delle ipotesi politicamente speculativo. Si chiede troppo per poi lamentare che non è stato dato".

Quindi cosa si fa?

"Sarà compito della struttura commissariale fare le verifiche tecniche. Figliuolo è persona competente, sono certo che farà le opportune verifiche. Intanto sfido i sindaci ad assumersi personalmente la responsabilità dei soldi che chiedono, facciano una delibera di giunta nella quale, senza delegare ai tecnici le responsabilità, dicono che gli interventi richiesti sono tutti causati esclusivamente dall’alluvione. Bologna, che conosco bene, mi sembra che stia speculando più di tutti, il sindaco Lepore ormai fa solo gli interessi del suo partito e non della città. Anzi, usa la città per fare propaganda".

‘È il governo che non stanzia i fondi’, dicono invece dal Pd.

"Mi pare ormai evidente che la sinistra voglia speculare politicamente sull’alluvione. Il governo in pochissimo tempo ha messo oltre 4 miliardi, andrebbe ringraziato invece di far polemiche".