"La mia mamma mi ha abbandonato in un parco ed è tornata in Albania, aiutatemi". Sono le 20 di lunedì sera, quando un ragazzino di quindici anni bussa alla porta della stazione Navile dei carabinieri. Non ha con sé nulla, se non la consapevolezza di essere stato abbandonato dalla madre in questa città sconosciuta e, dopo un attimo di smarrimento, inizia a raccontare la sua versione della storia alle forze dell’ordine, attraverso l’utilizzo del traduttore: il giovane è arrivato a Bologna sabato scorso, atterrando all’aeroporto Marconi in compagnia della madre. Poi, la donna lo avrebbe abbandonato. Domenica, rimasto solo, il quindicenne si reca alla stazione dei carabinieri di Casalecchio senza proferire parola. Il ragazzo, infatti, non parla né italiano né inglese, ma per i carabinieri è tutto chiaro e avvertono il Pris per la prima volta, attivando la procedura e riuscendo a fissare un incontro per il giorno seguente con gli assistenti sociali. E così l’adolescente, il lunedì mattina, si reca allo sportello dell’Asp e si presenta al colloquio. Dopo vari accertamenti, si scopre che il ragazzo ha dei parenti presenti sul territorio: si tratta di una coppia di zii che vivono a Formigine e di un altro familiare, un cugino che, invece, abita a Monteveglio. Il quindicenne, quindi, non è solo sul territorio emiliano.
Ma qui qualcosa va storto, a causa della barriera linguistica o perché non vuole stare con i familiari. A questo punto, il minore si allontana, comparendo in maniera del tutto autonoma alla stazione dei carabinieri del Navile lunedì sera, solo e ancora più confuso. È orario di cena circa quando i carabinieri prendono in carico il minore, mettendosi in moto e contattando il Pris, per la seconda volta nell’arco di 48 ore. In un primo momento, però, non ci sono posti disponibili per ospitare e per accogliere il ragazzo. Sono i carabinieri in servizio alla stazione, quindi, che si prendono cura di lui, servendogli la cena e garantendogli un posto caldo in cui ripararsi tra le mura della caserma. Sentendosi al sicuro, il quindicenne racconta la sua versione dei fatti, comunicando di essere stato abbandonato dalla madre. La Navile contatta nuovamente il Pris che riesce a prendere in carico il minore, invitandolo allo sportello sociale Asp il mattino seguente, dove è stato accompagnato direttamente dai carabinieri della Navile martedì mattina. Ma, anche in questo caso, il ragazzo si allontana volontariamente dallo sportello.
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