ANDREA ZANCHI
Cronaca

Il nodo stradale di Bologna. Regione in pressing su Salvini: "Fa scaricabarile, dia la linea"

Il Passante che allarga tangenziale e A14 è al palo. Il ministro: "Colpa di Autostrade". De Pascale e Priolo: "Un mese fa aveva ribadito che si tratta di un’opera strategica".

Il Passante che allarga tangenziale e A14 è al palo. Il ministro: "Colpa di Autostrade". De Pascale e Priolo: "Un mese fa aveva ribadito che si tratta di un’opera strategica".

Il Passante che allarga tangenziale e A14 è al palo. Il ministro: "Colpa di Autostrade". De Pascale e Priolo: "Un mese fa aveva ribadito che si tratta di un’opera strategica".

La telenovela del Passante di Bologna – opera che a parole tutte le istituzoni vogliono, ma che nei fatti è congelata da un anno a causa dell’esplosione dei costi, passati dall’originario miliardo di euro agli attuali tre – archivia un’altra puntata di botta e risposta tra enti locali e governo centrale. Antefatto: sabato pomeriggio a sorpresa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si presenta a Bologna a uno dei mille gazebo del Carroccio in giro per la Penisola. Inevitabile – in mezzo a un ragionamento sul piano di Difesa europeo e sulla guerra in Ucraina – la domanda sulle infrastrutture bolognesi, dal tram al famigerato Passante.

Se sulla prima la risposta di Salvini è netta ma attesa ("rischia di danneggiare la città, ascolterò i territori e i cittadini"), sulla seconda le parole del ministro colgono un po’ tutti di sorpesa. "Bisogna capire che intenzioni ha Autostrade per l’Italia (sul Passante; ndr) che parla, parla e parla da tempo, che adesso va a rinnovo e che staccherà utili e dividendi per i soci di 900 milioni di euro fra poche settimane" è l’affondo del ministro. Che di fatto blocca ogni speranza di vedere a breve le ruspe all’opera per allargare tangenziale e autostrada A14.

Un affondo che arriva dopo l’incontro di qualche settimana fa con il governatore Michele de Pascale per fare il punto sulle opere strategiche dell’Emilia-Romagna, nel quale sia il governo sia la Regione avevano ribadito (pur senza poter garantire tempi certi per l’avvio dei lavori) l’importanza dell’infrastruttura. Parole che ieri viale Aldo Moro, con de Pascale e l’assessora ai Trasporti Irene Priolo, hanno accolto con "stupore", accusando Salvini di scaricare "sulla concessionaria Autostrade la responsabilità dello stallo del progetto".

"Nella sua veste di ministro – ricordano ancora presidente regionale e assessora –, quando non più di tardi di un mese fa ci siamo incontrati a Roma, aveva confermato come quella del Passante di Bologna fosse un’infrastruttura strategica per tutto il Paese, insieme alla Gronda di Genova. Risultano ormai evidenti le difficoltà legate alle concessioni ma, dopo due anni e mezzo, non possiamo accettare questo livello di incertezza. È responsabilità del Governo dare una linea chiara per arrivare a un risultato e noi abbiamo a più riprese manifestato la nostra piena collaborazione".

Basterà per rimettere in carreggiata l’opera? Tutto passa ancora dall’ok al Piano Economico finanziario di Autostrade da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il piano prevede 36 miliardi di investimenti in grandi opere (tra cui il Passante e la celebre Gronda di Genova) e per coprire questi costi sono al vaglio – ma non ancora approvate – alcune ipotesi, dall’aumento dei pedaggi all’allungamento delle concessioni autostradali. Per questo anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, incalza il ministro parlando di un "Salvini che ha perso il controllo su Autostrade e sulle concessioni autostradali, perché non è in grado di far rispettare quelli che sono gli accordi presi" e dicendo di avere "già pronta" una lettera con tutte le inadempienze del Ministero e di Autostrade" pronta per essere spedita "nei prossimi giorni".