Il saluto di Zuppi per il Ramadan: "Prevalgano giustizia e pace"

Il cardinale Zuppi invita alla condivisione e solidarietà tra cattolici e musulmani durante il Ramadan, sottolineando l'importanza di giustizia, pace e perdono, specialmente in contesti di conflitto come Gaza.

Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna

Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna

Bologna, 9 marzo 2024 – Domani inizia il ramadan, il mese in cui le persone di fede islamica praticano il digiuno, e come da tradizione il cardinale Matteo Zuppi ha scritto un messaggio per ribadire il cammino di condivisione che le due religioni stanno percorrendo a Bologna.

"Il mese del vostro digiuno – si legge nel messaggio dell’arcivescovo – coincide in buona parte con la nostra Quaresima. Ci aiuta a trovare l’essenziale, come ci ricordano tre elementi comuni: la supplica, il digiuno e la gioia".

Oggi, però, non si può parlare agli islamici senza ricordare quello che sta accadendo nella striscia di Gaza. "Giustizia e pace sono come pane e acqua: senza pane e acqua si muore, così è per la giustizia e la pace. La disciplina del digiuno sia dunque quest’anno un grido a Dio e agli uomini per il raggiungimento della giustizia e della pace, anzitutto in Israele-Palestina e poi in tutti i luoghi dove si combatte e si versa il sangue innocente. Giustizia e pace, a partire dalla Terra Santa, apriranno a un traguardo più alto: il perdono, poiché non c’è futuro senza perdono".

Il privarsi del cibo è anche un gesto di solidarietà verso chi sta vivendo il problema della fame e della difficoltà economica ed è questo l’ultimo pensiero che Zuppi vuole rivolgere a cattolici e musulmani. "Possa, dunque, l’astinenza del mese di Ramadan, in parallelo a quella quaresimale, tracciare la Santa Via per tutto il prossimo anno: pace, giustizia, perdono, condivisione con i poveri, amicizia con tutti. Vi saluto con l’augurio che sempre vi scambiate: Kull Am wa-antum bi-khayr, state bene tutto l’anno".