CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Imperial, il Riesame annulla tutti i sequestri

Il tribunale del Riesame ha annullato tutti i sequestri nei confronti della società Imperial e del suo direttore di produzione, nonché di una delle imprenditrici cinesi coinvolte nell'inchiesta sull'ipotesi di sfruttamento dei lavoratori nel settore tessile

Imperial, il Riesame annulla tutti i sequestri

Imperial, il Riesame annulla tutti i sequestri

Bologna, 24 gennaio 2024 – Annullati tutti i sequestri, probatori e preventivi. È quanto deciso nei giorni scorsi dal tribunale del Riesame (presidente Gianluca Petragnani Gelosi, Manuela Melloni, Silvia Monari) nei confronti della società Imperial - non indagata - e del suo direttore di produzione, difeso dall’avvocato Gino Bottiglioni. Non solo, l’annullamento ha riguardato anche una delle due imprenditrici cinesi (le erano stati sequestrati beni per un milione e 200mila euro), assistita dal legale Matteo Murgo, finite al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm Tommaso Pierini, della Guardia di Finanza su un presunto sfruttamento dei lavoratori nel settore tessile. "La mia assistita – così il legale Murgo – è assolutamente estranea rispetto all’ipotesi di reato contestato e il provvedimento del tribunale lo ha confermato".

Decisioni che si aggiungono a quella che aveva portato, nel dicembre scorso, al dissequestro dei beni per l’altro responsabile della produzione di Imperial spa, difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni. "Tutto ciò che era stato posto sotto sequestro – spiega Bottiglioni – verrà dunque restituito ai legittimi proprietari. Si tratta di una decisione ineccepibile che rende finalmente giustizia dell’assoluta correttezza dell’operato del mio assistito e della società per cui lavora, e che speriamo possa convincere la Procura della infondatezza delle accuse mosse". Alla società erano stati sequestrati quattro milioni e 700mila euro. Per entrambi i manager del noto marchio del pronto moda ‘made in Italy’ del Centergross, il gip Domenico Truppa aveva disposto anche l’interdizione dall’esercizio di attività imprenditoriali e dal ricoprire uffici direttivi di imprese nel settore dell’abbigliamento, misure che verranno discusse lunedì al Riesame. Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle avevano portato alla luce reiterate violazioni della normativa afferente all’orario di lavoro, nonché la sottomissione dei dipendenti a condizioni lavorative degradanti o precarie, anche sotto l’aspetto igienico-sanitario e della sicurezza.