NICODEMO MELE
Cronaca

"Io, che ho servito un pasto a Papa Leone"

"Sì, è vero. Ho dato da mangiare al nuovo Papa, ma non lo dica a nessuno. Non vorrei essere scortese...

"Sì, è vero. Ho dato da mangiare al nuovo Papa, ma non lo dica a nessuno. Non vorrei essere scortese...

"Sì, è vero. Ho dato da mangiare al nuovo Papa, ma non lo dica a nessuno. Non vorrei essere scortese...

"Sì, è vero. Ho dato da mangiare al nuovo Papa, ma non lo dica a nessuno. Non vorrei essere scortese con lui". A 93 anni ("Quattro volte 20 e mezzo", dice lei) portati alla grande, Carla Cenacchi da Longara Nuova (l’attuale frazione di Borgonuovo a Sasso Marconi) ricorda ancora quel prelato che, arrivato in Perù nel 1987 e lì rimasto sino a poco tempo fa, si sedeva ai tavoli della sua Trattoria Italia, al civico 303 della Avenida Raymundo Benavides a Lima: una delle strade principali della capitale, che porta all’aeroporto Jorge Chàvez e al porto Callao. Come si legge ancora oggi sull’insegna ("Trattoria Italia desne 1956"), questo ristorante esiste sin dal 1956, quando Carla Cenacchi lo aprì con il marito Demetrio ‘Bak’ Bacchelli, qualche anno dopo il suo approdo (aprile 1953) a Lima con l’aliscafo Antoniotto Usodimare, partito un mese prima da Genova.

Giovedì sera sul palco del teatro comunale di Sasso, Carla Cenacchi (nella foto) ha atteso per due ore e senza mai scomporsi la consegna del Premio Città di Sasso Marconi alla comunicazione da parte del sindaco Roberto Parmeggiani, al termine dello spettacolo di teatro canzone ‘La Carla’ che, allestito dall’associazione Le Nuvole, racconta tutte le traversie da lei affrontate tra Sasso e il Perù e raccontate nel libro ‘Dagli Appennini alle Ande e… ritorno’, pubblicato dalla Cenacchi alcuni anni fa.

"Carla Cenacchi – si legge nella motivazione del Premio – ha vissuto e sperimentato in prima persona la grande rivoluzione marconiana della comunicazione senza fili, diventando radioamatrice e utilizzando le onde radio per comunicare con la propria famiglia distribuita in diversi continenti. Con Guglielmo Marconi condivide non solo la stretta relazione con Pontecchio ma anche la passione per il futuro e la caparbietà nel superare ostacoli apparentemente impossibili".

Come il futuro Papa Leone XIV, sono stati tanti i personaggi che si sono seduti ai tavoli della Trattoria Italia di Lima.

"Papa Leone – ricorda Carla Cenacchi – era sempre di passaggio, come tanti altri, ma io vorrei incontrarlo e andrò a Roma per conoscerlo". In pochi resistevano ai menù della Trattoria Italia, improntati alla rigorosa tradizione bolognese e ancora proposti da Procopio, peruviano doc, che ha rilevato l’attività nel 2010. "Le ricette – racconta ancora Cenacchi – me le mandava per posta mia madre sin dai primi anni e io, mattarello alla mano, vicino alle vetrine sfornavo a tutte le ore tortellini, tortelloni e tagliatelle".

Nicodemo Mele