La Cna ai futuri sindaci: "Infrastrutture e lavoro. Ecco le nostre priorità"

Indagine fra le imprese artigiane associate in vista delle amministrative. Le richieste agli aspiranti primi cittadini: "I programmi ne tengano conto"

La Cna ai futuri sindaci: "Infrastrutture e lavoro. Ecco le nostre priorità"

La Cna ai futuri sindaci: "Infrastrutture e lavoro. Ecco le nostre priorità"

Bologna, 18 aprile 2024 – Infrastrutture per la mobilità stradale e ferroviaria, azioni per il reclutamento di manodopera "sempre introvabile per le imprese", protezione del territorio da nuove alluvioni, maggiore attrattività dei Comuni verso i turisti ma anche verso chi vorrebbe venirci ad abitare e lavorare. Sono queste le priorità delle imprese Cna per i candidati per la corsa a sindaco nei 38 Comuni al voto nella Città metropolitana di Bologna, esclusa la zona imolese. E’ la confederazione artigiana a illustrare i risultati di un sondaggio condotto tra le imprese in tutti i municipi al voto.

Le infrastrutture sono indicate da sette imprese bolognesi su 10. "Che si chiamino Porrettana in Appennino, Persicetana nelle Terre d’Acqua, Fondovalle Savena per la zona Savena Idice, per le aziende perdere tanto tempo in coda nel traffico significa una minore competitività coi concorrenti nazionali ed esteri", afferma il presidente di Cna Antonio Gramuglia. "È vero che spesso sono gli enti superiori che se ne devono occupare in primis, Governo, Regione e Città metropolitana, però anche i Comuni hanno un ruolo decisivo nell’orientare le scelte e possono anche intervenire direttamente con strutture che velocizzino il traffico: rotonde, circonvallazioni, eccetera. Inoltre, la mobilità non è solo stradale, ma anche ferroviaria; quindi, le aziende chiedono un’accelerazione sui tragitti in cui orari cadenzati e più frequenti darebbero un’alternativa all’auto".

Al secondo posto tra le priorità, col 50%, c’è il reperimento di manodopera. E i Comuni possono aiutare "lavorando insieme alle scuole affinché orientino studenti e famiglie verso percorsi scolastici che possano dare come sbocco mestieri artigiani. Creando percorsi formativi per ricollocare persone in cerca di lavoro. Informando i cittadini sulle opportunità di lavoro proposte dalle aziende del territorio". Ma c’è preoccupazione anche per allagamenti, frane e alluvioni. Le imprese, afferma ancora il numero uno della Cna, "considerano le misure di protezione contro il rischio idrogeologico la terza priorità in assoluto, con una media del 45% nelle risposte dei questionari. Poi ogni Comune ha la sua specificità, non tutti sono stati colpiti allo stesso modo dalle alluvioni del maggio 2023. Ma certamente: rafforzamento degli argini, pulizia dei corsi d’acqua, sistemazione dei fossi ai bordi delle strade e dei sistemi fognari, protezione dei terreni franosi e sistemazione delle strade e dei ponti tuttora dissestati, sono necessità comuni a tutti".

Chiede maggiore attrattività dei Comuni dell’hinterland il 25% delle imprese. "Il problema – riferisce Gramuglia – è l’elevato costo di case e affitti praticamente in tutti i Comuni. È molto interessante comunque vedere come i Comuni non vengano visti come luoghi semplicemente ‘vicini’ al capoluogo grande attrattore, spesso come ‘quartieri dormitorio’, ma luoghi che devono essere abitati e vissuti dalle comunità che decidono di insediarsi, aziende comprese". Per quanto riguarda le altre priorità individuate dalle imprese, un 30% chiede un maggiore snellimento burocratico, pur riconoscendo in generale un miglioramento da parte delle amministrazioni comunali. Un 20% evidenza il problema della sicurezza, che per le imprese significa soprattutto furti nei capannoni: vengono richiesti incentivi per poter acquistare strumenti di videosorveglianza.

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