Autore sofisticato che mette insieme le influenze del glam rock di David Bowie e le partiture classiche, Morgan, nome d’arte di Marco Castoldi, tra contraddizioni e stravaganze, continua a essere una delle voci più originali della musica italiana. Lo ha dimostrato tante volte nella sua lunga carriera, dagli esordi con i Bluvertigo alla rilettura del grande classico di Fabrizio De Andrè, Non al denaro, non all’amore né al cielo, che ha splendidamente reinterpretato nel 2005, restituendo quel capolavoro ai più giovani che non lo conoscevano. Autore prolifico, ma anche interprete, capace di dare nuova veste ai brani che affronta nei suo sempre lunghi concerti. Come farà questa sera e domani al Bravo Caffè (ore 22), che si conferma uno dei club cittadini con la più interessante programmazione. Morgan dal vivo, si chiama semplicemente lo spettacolo, con l’artista alla voce e alle tastiere, affiancato da Megahertz, anche lui alle tastiere, all’elettronica e al theremin, un affascinante strumento considerato il ‘padre’ dei moderni sintetizzatori. Vastissimo il repertorio con il quale si cimenteranno, un vero viaggio nella scuola della canzone d’autore italiana.
Ci sarà spazio per le canzoni di Umberto Bindi e Luigi Tenco, per le ballate scritte da Domenico Modugno, sino all’amato De Andrè, presenza immancabile nei sui concerti. E poi il pop internazionale, quello più elettronico e romantico della new wave inglese, i Depeche Mode, soprattutto e i Duran Duran e Bowie, tutti ascolti che hanno profondamente segnato la carriera artistica dei Bluvertigo e poi la sua come solista. In mezzo, frammenti e citazioni dei tedeschi Kraftwerk, con la loro tecnologia dance che ha dato vita alla moderna techno music. Tutto riletto, trasfigurato, mescolato, remixato senza alcuna divisione per generi, come se i vari linguaggi della ‘popular music’ fossero in realtà un unico, vastissimo fiume capace di raccontare, come solo le canzoni sanno fare, la nostra quotidianità.
Morgan promette un concerto "Imprevisto e imprevedibile", per i quale parlare di un programma codificato è impossibile e tutto è affidato all’improvvisazione del momento, alle connessioni che si creano tra un brano e quello successivo, in una serie di salti nel vuoto che gravitano intorno al suo enorme ‘libro delle canzoni’ che l’artista porta sempre con sé e che contiene una quantità apparentemente infinita di spartiti che sembrano abbracciare pop, rock, melodie, assoli al pianoforte. Tema portante, spiega sempre il cantante, "Una dimensione bioelettrica, dove uomo e strumento vivono in sincrono, le macchine sono un tutt’uno con cervello, cuore e arti per dar vita ai suoni". Un manifesto che sembra attingere proprio alle suggestioni messe in scena da uno dei gruppi ai quali Morgan renderà omaggio nelle due serate in cartellone al Bravo Caffè, i Kraftwerk di The Robots. Per info e prenotazioni, tel. 051-266112 oppure 333-5973089 www.bravocaffe.it
Pierfrancesco Pacoda