Addio a Leonida Mirri: lo storico titolare del ristorante in vicolo Alemagna è scomparso a 102 anni

Ai suoi tavoli vip e politici: il ricordo del suo ‘erede’ Naldi: “Ha servito i più grandi, da Eco fino a Pasolini

Una foto storica di Leonida Mirri

Una foto storica di Leonida Mirri

"Andavo a trovarlo spessissimo, gli portavo le lasagne, i tortellini, per me è rimasto come un padre – racconta Naldi – e, fino a un paio di mesi fa, era lucidissimo, camminava. Poi ha avuto un po’ di problemi”. Ed ecco che apre il capitolo della memoria: «Ho iniziato da lui che ero un ragazzino e Bologna era tutta un’altra cosa – prosegue – e si facevano prezzi speciali per studenti, perché qui è passato il mondo dell’università che mangiava un primo, un secondo e un contorno con 250 lire, questo dal 1956 al 1966, e se i prezzi crescevano andavano su di 10 lire”.

Spaghetti burro e oro, maccheroni, pasta e fagioli, riso e verdure. In cucina c’era Laura, la zia di Leonida, che era diventata la zia di tutti, e sua moglie. E poi il ricordo dei clienti: “Qui venivano a mangiare i Prodi, gli Andreatta, Umberto Eco, Fabio Roversi-Monaco, i Levi, tutto il Mulino, gli undici fratelli Cammelli, che prima erano studenti e poi professori, e siamo alla terza generazione”. È stato cliente anche Pier Paolo Pasolini. E nel 1954, Aldo Fabrizi e la sua troupe di ‘Hanno rubato un tram’ girato a Bologna, battezzò da Leonida come quartier generale. Le foto alle pareti sono cult.