ZOE PEDERZINI
Cronaca

Multa al candidato per il cartellone, è bufera

Polemica a Baricella (Bologna): Amato (Centrodestra): "Sanzione illegittima, l’ha già stabilito la Prefettura". Il sindaco Mattioli in lizza: "Vicenda strumentalizzata"

Il candidato Giuseppe Amato con il cartellone contestato e, a destra, il sindaco Omar Mattioli, in corsa per il centrosinistra

Il candidato Giuseppe Amato con il cartellone contestato e, a destra, il sindaco Omar Mattioli, in corsa per il centrosinistra

Bologna, 1 giugno 2024 – Scoppia la polemica a Baricella a pochi giorni dalle amministrative. Pomo della discordia un cartellone elettorale, raffigurante il volto e la lista di Giuseppe Amato, candidato civico di centrodestra, durante una delle giornate dei gazebo elettorali nella piazzetta antistante il municipio. La querelle è iniziata quando gli agenti della Polizia locale hanno elevato una sanzione di 250 euro nei confronti di Amato in quanto, stando alla normativa elettorale che riguarda i dispositivi fissi (o comunque non in movimento), non possono essere riportati cartelloni di propaganda raffiguranti il volto del candidato, ma solo il simbolo della lista eventualmente. Nonostante al candidato del centrodestra questo fosse già stato evidenziato dagli agenti in altre occasioni, il cartonato in piazza vicino al gazebo è apparso comunque. Perciò gli è stata fatta la multa.

Il candidato civico, però, invece di fare ricorso secondo la procedura ordinaria, ha deciso di contattare direttamente la Prefettura, spiegando la vicenda e Palazzo Caprara, nella giornata di ieri, gli ha comunicato, tramite mail a firma del prefetto Attilio Visconti, che, in effetti, la violazione non sussiste: "È stato ritenuto che il verbale non appare in linea con la previsione normativa in quanto la tipologia di cartonato oggetto della contestazione non sembra assimilabile a un impianto di propaganda fissa – ha scritto il prefetto –. Per tale ragione, è stato contattato l’organo accertatore affinché valuti la possibilità di un annullamento in autotutela del proprio verbale, senza attendere il provvedimento di questo ufficio, anche tenuto conto del fatto che, secondo quanto riferito, il provvedimento sarebbe stato adottato in base ad una erronea interpretazione di una circolare ministeriale".

"Il sindaco fa il forte – attacca Amato –, chiama la Polizia locale per farci multare e togliere i nostri manifesti, perché a loro dire il cartello elettorale non è conforme. Parlano di democrazia, poi cercano di travisare i diritti essenziali, approfittando della loro leva di potere".

Ma il primo cittadino Omar Mattioli, candidato contro Amato, replica alle accuse: "Nessuno di noi si è preoccupato di chiamare la Locale per far togliere il loro cartonato e men che meno per farli sanzionare. La Municipale aveva detto anche a noi di non esporre in prossimità dei gazebo manifesti interpretabili come propaganda fissa e lo abbiamo fatto. Loro no. Ritengo che loro stiano strumentalizzando questa vicenda, imputandomi colpe che non ho. Ritengo anche antidemocratico il loro modo di reagire alla sanzione, scavalcando un normale iter procedurale, ovvero quello di fare ricorso, come avrebbe fatto un cittadino qualunque per una sanzione ritenuta ingiusta".

Il Comando di Polizia Locale non ha, al momento, intenzione di annullare in autotutela il verbale in questione ed intende procedere con la presentazione di documenti inerenti ed interpretazione del fatto all’organo giuridico competente.