Bologna, 4 giugno 2024 - Tredici divieti di dimora e nove obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti – emessi dal gip che ha accolto la richiesta del pm e della Dda – riguardano gli attivisti dei collettivi Cua e Plat (tra i 20 e i 25 anni tra cui anche diversi studenti) e arrivano a seguito degli scontri del 6 dicembre scorso successivi agli sgomberi del palazzo di proprietà dell’Ausl in via di Corticella 115 e dello stabile di via San Giacomo 13.
![Sgombero in via di Corticella. Video al vaglio della Digos. Il sindaco: "Stop tensioni"](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NmMxY2VjODEtMjRhYi00/0/sgombero-in-via-di-corticella-video-al-vaglio-della-digos-il-sindaco-stop-tensioni.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Un altro provvedimento – emesso in questo caso dal gip del tribunale dei Minorenni – riguarda un attivista che è stato colpito dalla misura del divieto di partecipazione alle manifestazioni pubbliche. L’immobile di via di Corticella era stato occupato a settembre scorso da alcune famiglie vicine al collettivo Plat: quando le forze dell’ordine arrivarono per eseguire lo sgombero, all’interno c’erano ancora alcuni nuclei familiari.
In quell’occasione, la situazione era rimasta tranquilla fino alla tarda mattinata, quando sono iniziati i violenti scontri nei quali sono rimasti feriti, e successivamente trasportati al Maggiore per accertamenti, sia i manifestanti che gli uomini delle forze dell’ordine (personale della Digos, tra cui anche il dirigente Antonio Marotta, e del Reparto Mobile). Le indagini della Divisione investigazioni hanno portato all’identificazione di 33 attivisti accusati, a vario titolo, di manifestazione non preavvisata, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi, violenza privata, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato anche a seguito di incendio, travisamento e istigazione a delinquere.