Omicron 2 a Bologna, Bordon: "Il picco è abbastanza rapido"

Il direttore dell'Ausl parla del Covid che a Bologna torna a "circolare moltissimo" con un'incidenza che supera i 600 casi per 100.000 abitanti e un indice Rt sopra l'1,14. Ma "per fortuna i ricoveri non sono proporzionati ai contagi in questo momento"

Bologna, 29 marzo 2022 - Non è ancora finita, purtroppo, la pandemia da Coronavirus. Anzi, bisogna ancora tenere alto il livello di attenzione, avere una certa dose di responsabilità e buon senso. Sono tutti concetti espressi stamattina a margine di una conferenza stampa a parte di Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna. Bordon sottolinea come il Covid a Bologna abbia ripreso a "circolare moltissimo", con un'incidenza che supera i 600 casi per 100.000 abitanti e un indice Rt che supera il valore di 1,14 a ieri. Ma "per fortuna i ricoveri non sono proporzionati ai contagi in questo momento".

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Paolo Bordon, direttore dell'Ausl di Bologna
Paolo Bordon, direttore dell'Ausl di Bologna

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"Siamo arrivati intorno ai 215 ricoveri- sottolinea Bordon- negli ultimi giorni abbiamo anche registrato accessi dal Pronto soccorso, quindi con sintomatologia tipica". Nelle settimane scorse "eravano intorno a 140-150 ospedalizzati- ricorda il direttore Ausl- quindi nell'ultima settimana siamo cresciuti di 50-60 ricoveri come saldo e siamo tornati sopra i 200". In parallelo, spiega ancora Bordon, "il virus in questo momento sta circolando moltissimo. Abbiamo un'incidenza che supera i 600 casi per 100.000 abitanti, che è alta, e un Rt di 1,14 a ieri. Quindi gli infetti sono tanti, magari molti sono paucisintomatici, ma per fortuna l'ospedalizzazione non è proporzionata al numero dei contagi in questo momento". Dunque, assicura il numero uno Ausl, "non siamo preoccupatissimi", anche se "è vero che quelli che stiamo ricoverando negli ultimi giorni sono tra quei mille contagi di una settimana fa". Dal confronto però con altri Paesi che hanno già avuto a che fare con la variante Omicron 2, "abbiamo visto che il picco è abbastanza rapido- ci tiene ad aggiungere Bordon- ci immaginiamo che possa incidere al massimo per 15 giorni, arrivando a metà aprile, per poi speriamo retrocedere". 

Per il momento, comunque, negli ospedali dell'Ausl di Bologna dal punto di vista dei posti letto "non abbiamo riconversioni in atto e gestiamo i vari percorsi 'pulito-sporco' ormai con una certa specializzazione", afferma Bordon. Il direttore dell'Ausl di Bologna precisa infatti che si tratta soprattutto di "ricoveri di bassa intensità e degenza ordinaria". Ed è un numero tale che "non compromette le altre attività che con fatica stiamo cercando di fare tutti insieme" sulle liste d'attesa, con obiettivi condivisi a livello metropolitano. Si parla ad esempio del "recupero di pazienti di classe A- spiega Bordon- quindi interventi più urgenti, allargandosi poi ad altre patologie e alle classi meno importanti dal punto di vista dell'urgenza ma sicuramente importanti per lo stato di salute sociale e il benessere psico-fisico del cittadino".

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Mentre il Covid torna a correre a Bologna, si avvicina il 'liberi tutti' legato alla fine dello stato di emergenza previsto per dopodomani, giovedì 31 marzo. Dall'Ausl arriva quindi un nuovo appello ai cittadini a "usare il buon senso" e tenere comunque sempre la mascherina. Se non indossata, almeno a portata di mano. Anche all'aperto. "Non serve una legge per dirlo", avverte Bordon. "Non è che perché c'è una legge che lo dice, ci si mette la mascherina- insiste sul concetto Bordon- noi diciamo che ormai il bagaglio di preparazione e conoscenza che ha il singolo cittadino è sufficiente".

Ciò che resta su cui far leva è quindi "il buon senso- afferma il direttore Ausl- per cui se uno entra in un ambiente in cui c'è gente, non deve essere una legge a dirgli di mettere la mascherina". O almeno, "io spero che sia così". Bordon quindi esorta: "Teniamo la mascherina e portiamocela dietro, che può essere sempre utile. Anche all'aperto, in luoghi dove c'è tanto assembramento. Se si passa il fine settimana in centro, io personalmente me la metto. Dopodiché mi interessa poco se c'è un provvedimento di legge o no. La legge serve anche a educare, ma dopo due anni dire che i cittadini non hanno capito le solite regole su distanziamento, lavaggio delle mani e mascherina... Credo che tutti lo sappiano". Per questo, ribadisce Bordon, "ci affidiamo molto al buon senso delle persone, in questa fase è assolutamente importante". 

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