Tentata rapina a Bologna: "Minacciata con un coltello alla Lunetta Gamberini"

Il racconto della cinquantenne, aggredita da un ragazzino con il passamontagna: "Lo ho messo in fuga urlando, ma questo parco è buio e poco controllato"

La donna si è rivolta ai carabinieri (foto archivio)

La donna si è rivolta ai carabinieri (foto archivio)

Bologna, 8 gennaio 2023 – “Mi ha minacciata con un coltello, perché gli dessi tutto quello che avevo. Ma quando ho capito che scappare non serviva a niente, che avevo davanti un ragazzino con il coltello rubato nella cucina della mamma, gli ho urlato contro, spaventandolo talmente da metterlo in fuga". Un pomeriggio d’inverno, alla Lunetta Gamberini, succede anche questo. A raccontarlo è la vittima, una donna di 50 anni che era uscita, "come sempre, almeno tre volte al giorno, da sette anni, a portare a spasso il cane", e che si è imbattuta nel giovanissimo rapinatore.

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"Gli sono passata a fianco lungo il sentiero, in una zona poco illuminata del parco perché il lampione (che già fa pochissima luce essendo a led) è rotto – racconta la donna –. Non ci ho fatto molto caso a questo ragazzino, che aveva calzato sul viso un passamontagna: mi sono accorta invece subito dopo che mi stava seguendo e che aveva un coltello in mano". Erano circa le 18,30, la vittima si trovava nella zona del parco dietro la palestra quando è avvenuta la tentata rapina: "Mi ha detto: ‘Dammi tutti i soldi sennò ti ammazzo’. Io ho accelerato il passo, ma quando ho capito che non sarei riuscita a seminarlo in questo modo ho deciso di passare al contrattacco. Mi sono girata e gli sono corsa dietro, gridando: ‘Adesso te le do io!’. Lui doveva essere proprio un ragazzino disadattato, forse non si aspettava alcuna reazione, fatto sta che è fuggito via senza reagire in alcun modo".

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La donna ha chiamato subito i carabinieri e ieri mattina è andata a fare denuncia: "Il motivo che mi spinge a raccontare – dice – è sociale: la Lunetta Gamberini è un parco di quartiere, frequentato da pensionati, bambini, persone che vanno a correre. E non si vede mai un controllo: io sono stata fortunata, perché mi sono trovata davanti un ragazzino. Ma non mi è successo a mezzanotte: non erano neppure le sette. E se non fosse stato solo, magari non sarebbe scappato. Alla Lunetta servono dei passaggi della municipale, serve un po’ di attenzione delle forze dell’ordine, perché da qualche anno si sono moltiplicati i furti e le risse. E poi anche l’illuminazione dà il suo contributo nella percezione di insicurezza: da quando i lampioni sono a led è molto più buio e ci sono zone - come quella dove sono stata minacciata - dove non funzionano neppure. La situazione va presa in considerazione – conclude – perché questo giardino resti un bene del quartiere e non finisca in mano ai delinquenti".

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