
L’avvocato Bruno Salernitano difende il ventisettenne assolto dall’accusa di violenza sessuale su una sedicenne
Accusato di aver violentato una sedicenne, era rimasto due anni e un mese ai domiciliari. E, avendo anche piccoli precedenti, per un anno era stato pure sottoposto a sorveglianza speciale. Un incubo che si era concluso solo al termine del processo quando il giovane, oggi ventisettenne, era stato assolto.
Difeso dall’avvocato Bruno Salernitano, il ragazzo ieri mattina è comparso di nuovo di fronte ai giudici, questa volta della Corte d’Appello, per chiedere la riparazione per l’ingiusta detenzione. Nel dibattimento, Procura e Avvocatura non si sono opposte alla richiesta di risarcimento, ritenendo però che l’importo debba essere calcolato solo sulla scorta dei giorni di detenzione ingiustamente scontati, senza ulteriori somme. L’avvocato Salernitano ha chiesto il massimo previsto. Il giudice si è riservato e la decisione è attesa nei prossimi giorni.
La vicenda per cui il ragazzo era finito nei guai risale al 2020, quando in un locale in pieno centro aveva conosciuto una sedicenne, che si trovava in compagnia di alcune amiche. Lui, invece, era con il fratellino undicenne e un coetaneo. I due erano entrati subito in confidenza, tanto che lei aveva deciso di farsi accompagnare a casa dal giovane, anziché accettare un passaggio dai genitori delle sue amiche. E qui, stando al racconto della ragazza, sarebbe avvenuta la violenza: la sedicenne aveva raccontato che lui l’aveva costretta a un rapporto sessuale, minacciandola di diffondere un suo video hot se non avesse accettato. Video che però non è mai saltato fuori. "Perché non era mai stato girato", dice l’avvocato Salernitano che ha sempre sostenuto l’innocenza del suo assistito. Innocenza confermata dai giudici che ritenendo poco credibile la versione della ragazza, hanno assolto l’imputato. L’amico che quella sera era con lui è stato invece condannato: con la scusa di mostrare un altro video (anche questo mai trovato) al fidanzato di lei, era riuscito nei giorni successivi a estorcerle un rapporto.
n. t.