Strage alla stazione di Bologna, Mattarella: "Atto vile". Bolognesi: "C'è aria di verità"

Le parole del capo dello Stato e del presidente dell'Associazione familiari: "Ma i depistaggi continuano". Il ministro dell'Istruzione Bianchi: "Ora avanti con la legge per le vittime". Lepore: "Proteggere chi si è battuto per la giustizia"

Bologna, 2 agosto 2022 - Quarantadue anni in cui il dolore non si è mai spento. La bomba alla stazione del 2 agosto 1980 ancora è un segno indelebile nella storia della città e dell'Italia. Oggi, come ogni anno, la commemorazione (guarda il video) in memoria delle 85 vittime e di quella verità per cui le famiglie combattono da sempre. Si ricorda, secondo il ministro dell'Istruzione Bianchi una "strage messa insieme da un impasto di fascismo e istituzioni deviate". Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non vi è dubbio che la tragedia sia stata "un atto di uomini vili per destabilizzare la democrazia". Per il sindaco Matteo Lepore - che ha anche annunciato come palazzo d'Accursio da settembre sarà sede dell'Associazione dei familiari delle vittime -, "oggi è molto d'attualità proteggere chi in questi decenni si è battuto per la verità e la giustizia, sono troppo recenti i fatti di depistaggio che hanno cercato di inquinare il processo ai mandanti". 

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Il discorso di Paolo Bolognesi in piazza Medaglie D'Oro
Il discorso di Paolo Bolognesi in piazza Medaglie D'Oro

11.30 - Nella sede di Cotabo, via Stalingrado 61, sono state deposte le corone al monumento in ricordo dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980. Tanti erano parcheggiati in prossimità dello scoppio delle 10,25.

11.15 - Dal piazzale Est della stazione è partito il treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro. È prevista la deposizione di corone, la benedizione delle lapidi che ricordano le vittime degli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano. Nella Chiesa di San Benedetto, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, ha celebrato la Santa Messa, commentando la Strage alla stazione come una "ferita resa più amara dalla mancta giustizia". In particolare, il presidente della Cei,  ha ricordato come " la memoria del 2 agosto 1980 abbia accompagnato questi tanti anni, quasi due generazioni- dice ancora Zuppi durante l'omelia- ed è ancora così viva perchè non è possibile arrendersi di fronte al male dell'ingiustizia. La memoria della strage ci mette tutti alla ricerca della giustizia e della vera consolazione e ci rende attenti alle tante stragi, piccole e grandi, in posti isolati o sotto gli occhi di tutti, nei conflitti dichiarati e nelle violenze anonime di qualche villaggio sperduto in Africa, dove non fa notizia"

11.10 - Dalle Camere nel frattempo arrivano i messaggi diretti alla città, con un denominatore comune: quello della desecretazione degli atti. Per arrivare a "verità e giustizia" è "importante rilanciare l'impegno per la effettiva attuazione delle direttive adottate dai Presidenti del Consiglio dei ministri - l'ultima delle quali nell'aprile dello scorso anno - al fine di rendere pubblici i documenti relativi ad alcuni tragici eventi della nostra storia. Questo percorso di verità e di trasparenza è essenziale per la salute della  democrazia". Ha detto il presidente della Camera (dove questa mattina è stato osservato un minuto di silenzio seguito da un applauso), Roberto Fico.

Anche la presidente del Senato Casellati conferma il proprio impegno nella desecretazione degli atti. "Auspico possa proseguire, con ancora maggiore determinazione, attraverso la completa rimozione di ogni segreto e di ogni oscurità dai tanti interrogativi che ancora attendono una risposta per Bologna, così come per molte altre tragiche vicende di quegli anni. ​Perché senza verità e giustizia non si riscatta il sacrificio degli innocenti e non si onora quel patto di fiducia tra cittadini e Istituzioni che è fondamenta della nostra Costituzione, cardine della nostra democrazia, presidio delle nostre libertà".

11.00 - Il sindaco Lepore parla di una Bologna da sempre  "ferita a morte, colpita più volte, dobbiamo parlare di questi argomenti, non posso girarmi dall'altra parte, ogni qualvolta il fascismo si presenta nelle sue diverse forme, siano esse terrorismo, odio, razzismo, intolleranza. Non posso".

10.25 - Il triplice fischio del treno risuona allo scoccare delle 10,25, quando la bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe, provocando la morte di 85 persone e segnando la storia d'Italia per sempre. Poi un minuto di silenzio. E infine l'applauso, lungo, interminabile e doloroso.

10.10 - Paolo Bolognesi, il presidente dell'Associazione familiari delle vittime, ha parlato per la prima volta di una "nuova aria di verità" che si è "aperta". "Il 6 aprile è arrivato sentenza il processo in primo grado, la sentenza mandanti, che chiarisce e ampia un quadro mostruoso e atroce di connivenze, abusi di potere, prima e dopo il 2 agosto". Ha detto nel suo discorso in piazza Medaglie d'oro. "Viene confermato in modo eclatante che la strage fu finanziata dalla loggia P2, coperta dai servizi deviati ed eseguita da terroristi fascisti", ha aggiunto. "Paolo Bellini", condannato all'ergastolo come esecutore, in primo grado, "è un neofascista con un curriculum criminale terrificante. La ricostruzione delle protezioni di cui ha beneficiato Bellini è impressionante a partire dai rapporti con l'ex procuratore di Bologna Ugo Sisti, che contribuì a dirottare verso la fantomatica pista internazionale".

Importante il tema dei risarcimenti per i familiari delle vittime. Bolognesi ne aveva parlato nel cortile del Comune: "Dopo 18 anni dalla legge che dovrebbe garantire i risarcimenti ai parenti delle vittime delle stragi, i familiari devono fare causa per avere quello che gli spetta. Questo sfregio fa capire l'ottusità di certi ministeri".

9.20 - Durante il corteo, il presidente della regione, Stefano Bonaccini ha sottolineato come siano passati "troppi anni senza verità". Stare a fianco dei familiari delle vittime, è fondamentale, ma per stare loro a fianco è necessario che si arrivi definitivamente a conoscere la verità, con la sentenza sono stati fatti grandi passi in avanti".

Il corteo sfila lungo via Indipendenza
Il corteo sfila lungo via Indipendenza

9.15 - Partito il corteo da piazza Nettuno in direzione della stazione. Migliaia le persone lungo via Indipendenza. In testa ci sono le istituzioni: dal sindaco, Matteo Lepore, fino al presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Non mancano il deputato Andrea De Maria e i primi cittadini della provincia. 

9.10 - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto sentire la sua vicinanza ai familiari delle vittime. L'attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 "fu un atto di uomini vili, di una disumanita' senza uguali, tra i piu' terribili della storia repubblicana. Un attacco terroristico che pretendeva di destabilizzare le istituzioni democratiche e seminare paura, colpendo comuni cittadini impegnati nella vita di tutti i giorni". 

9.00 - Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato alla cerimonia del Due agosto, un ricorrenza in cui "siamo qui a ricordare a tutti noi che la lunga scia di sangue che ha attraversato Bologna e lasciato tante vittime e piaghe nel nostro popolo, era diretta a colpire la Bologna antifascista e democratica, diga contro il dilagare di tendenze eversive che volevano colpire la nostra democrazia. Tentativi tutti, Strage del 2 agosto, Italicus, 904, Ustica, Uno Bianca, fino al corpo di Marco Biagi, messi insieme da un infame impasto di fascismo, terrorismo, criminalità comune e istituzioni deviate che volevano minare nella profondità la nostra democrazia". Ricordare la Strage del 2 agosto 1980 a 42 anni di distanza, ha aggiunto "non è solo commemorazione, ma anche celebrazione di democrazia e della capacità del nostro Paese di resistere, come abbiamo sempre dimostrato". Il ministro ha inoltre sottolineato l'importanza di portare avanti una legge sulle vittime: "Sicuramente la De Maria pone fine a un calvario durato 18 anni. È stata sostenuta in maniera chiarissima, a spada tratta, dal nostro Governo, da tutte le forze politiche. Quindi credo che sia un dovere del Parlamento portarla in fondo".

Il programma

A partire dalle 17, al campo sportivo di via Montesole 391 a Ceretolo, si svolgerà "Lo sport ricorda", quadrangolare di calcio fra le squadre Comune di Bologna, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), FER Ferrovie Emilia-Romagna, Cotabo. In apertura sarà ricordato il consigliere comunale e presidente di quartiere Nicola De Filippo. Sarà presente l'assessora Roberta Li Calzi.

Alle 21.15, in Piazza Maggiore, il concerto finale del Concorso Internazionale di composizione “2 agosto"-28ª edizione, dedicato a partiture di orchestra. L'orchestra del Teatro Comunale, diretta da Pasquale Corrado, eseguirà nella prima parte i tre brani vincitori del concorso: "(My room has) two doors" di Eugenio Mininni (Italia), primo premio; "Pre[c]lude" di Farzan Salsabili (Iran), secondo premio; "a través de los océanos" di Agustín Castellón Molina (Cile), terzo premio. A seguire verranno eseguite la Sinfonia n. 3 in la minore di Alexander Borodin, interrotta dalla morte dell’autore nel 1887, e la Sinfonia da Requiem op. 20 di Benjamin Britten, scritta nel 1940 e dedicata dal musicista alla memoria dei genitori scomparsi qualche anno prima. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai 5 e Rai Radio 3. Interverranno il sindaco Matteo Lepore e la delegata Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia. Al termine del concerto sarà proiettato il documentario "Un minuto di silenzio. La strage della stazione di Bologna nel racconto di Paolo Bolognesi", di Fabio Fiandrini e Marta Pettinari

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