Suviana, il governo in campo. Riaprire la centrale? Incognita tempi, Salvini: "Idroelettrico da tutelare"

Il ministro Pichetto Fratin: "Parola all’inchiesta". Bignami (FdI): "Accertare le cause, faremo la nostra parte" Il leader leghista: "Nessuno metta in discussione quelle fonti di energia, sono assolutamente fondamentali"

Bologna, 13 aprile 2024 – Sull’esplosione alla centrale di Bargi, sul lago di Suviana, "aspettiamo i risultati dell’inchiesta. Non ha senso fare congetture da parte mia nel modo più assoluto". A dirlo è stato ieri il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto -Pichetto Fratin, a margine della conferenza ‘Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro’ che si è tenuta alla Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, a Roma. Sul tempo in cui la centrale non rimarrà in funzione "non lo so dire – ha proseguito –. Fa parte dell’inchiesta, anche i tecnici di Enel Green Power e in questo caso delle società che ci lavoravano, che stavano collaudando, devono fare delle valutazioni. Qualcuno deve scendere lì sotto e risulta allagato fino all’ottavo piano".

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini (Lega)
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini (Lega)

La cautela da parte degli esponenti di governo è massima, come testimoniano anche le dichiarazioni di Galeazzo Bignami (FdI). Che però ha anche chiesto con forza di fare piena luce sulle responsabilità. "E’ necessario che ora vengano accertate le cause e verificate le responsabilità. Ed è altrettanto necessario che le famiglie delle vittime e dei superstiti siano sostenute e accompagnate completamente dalle aziende e dalle società coinvolte. Il Governo farà la sua parte, sino in fondo – ha sottolineato il viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture dopo il ritrovamento dell’ultimo disperso –. La dedizione, l’energia, la determinazione del Corpo dei Vigili del fuoco e di tutte le Forze dell’ordine ha consentito il recupero dell’ultima vittima. Un impegno costante e senza pausa condotto con un’abnegazione che si poteva leggere negli occhi e nei volti delle donne e degli uomini impegnati nei soccorsi ed a cui va il profondo ringraziamento di tutti noi".

Matteo Salvini invece, ministro dei Trasporti, ha esplicitato un appello. "Occorre capire chi eventualmente ha sbagliato, perché morire sul lavoro non si può. L’idroelettrico è fondamentale e spero che la tragedia di questi giorni non induca qualcuno a mettere in discussione anche l’idroelettrico – ha sottolineato il leader della Lega –. L’acqua è una fonte di produzione energetica sicura se non c’è errore umano, che però c’è anche quando si attraversa la strada". Sulla chiusura della struttura di Bargi, è probabile che venga confermata l’ipotesi di "anni di stop" per un pieno ripristino, possibilità ipotizzata anche da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, in un’intervista rilasciata a QN-il Resto del Carlino .

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