CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Terrore in Montagnola. Accoltellato a morte per difendere la bici. Arrestato minorenne

Vittima un tunisino di 21 anni, presunto responsabile un connazionale. La polizia intervenuta per una rissa ha trovato il ferito agonizzante. L’aggressore sarebbe stato sorpreso a rubare il mezzo. Poi i fendenti.

Bologna, 17 maggio 2024 – È stato colpito da diverse coltellate, tra cui quella fatale all’altezza del cuore. Poi la corsa disperata in ospedale, dove è morto poco dopo. Montez Alibi, ventunenne di origine tunisina incensurato, è stato ucciso nella serata di mercoledì, intorno alle 21.30, a pochi passi dal parco della Montagnola. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, il suo corpo agonizzante era ai piedi della scalinata del Pincio.

Terrore in Montagnola. Accoltellato a morte per difendere la bici. Arrestato minorenne
Terrore in Montagnola. Accoltellato a morte per difendere la bici. Arrestato minorenne

Il presunto killer, fermato ieri dalla Polfer, è un ragazzo di 17 anni, connazionale della vittima. Il giovanissimo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di rapina e spaccio, subito dopo l’aggressione era riuscito a scappare facendo perdere le sue tracce. Una fuga che è terminata in piazza delle Medaglie d’Oro, dove gli agenti l’hanno rintracciato, per poi portarlo al carcere del Pratello. Un omicidio il cui movente, secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe essere legato a un tentativo di furto. Nello specifico, il diciassettenne avrebbe provato a rubare la bicicletta della vittima: da qui, è nata una violenta colluttazione sfociata poi nell’aggressione mortale. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Simone Purgato, stanno cercando di ricostruire tutte le fasi del delitto. Ciò che è certo è che prima dell’omicidio, alla Montagnola era stata segnalata una rissa tra più persone. Quando i poliziotti sono arrivati, però, hanno trovato solo il corpo del ventunenne in fin di vita.

Fondamentali per il fermo del diciassettenne sono state le testimonianze che gli agenti hanno raccolto subito dopo l’aggressione: a questo si sono aggiunti anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti all’entrata del parco. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica, che ha repertato un coltello, probabilmente quello usato dall’assassino per colpire, insieme a vari cocci di bottiglia e numerose tracce di sangue sia della vittima che del suo aggressore. Per il momento, gli agenti non escludono la presenza di altri soggetti sulla scena del crimine: sembrerebbe, infatti, che al momento dell’aggressione qualcuno sia intervenuto per cercare con forza di bloccare il diciassettenne, provocandogli anche diverse ferite. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti anche gli operatori sanitari del 118 per prestare i primi soccorsi alla vittima: le sue condizioni sono sembrate da subito gravissime e a nulla sono valsi i tentativi di salvargli la vita. Il ventunenne è infatti morto poco l’arrivo all’ospedale Maggiore, dove era stato trasportato d’urgenza.

Ieri mattina, nel punto in cui è stato soccorso il giovane, erano ancora presenti un laccio emostatico, insieme a una mascherina per l’ossigeno e guanti in silicone presumibilmente utilizzati per prestare i primi soccorsi al giovane. Il parco della Montagnola è da tempo una delle zone calde della città e per questo particolarmente battuta dalle forze dell’ordine che spesso organizzano dei servizi di controllo mirati nel triangolo tra l’area verde, piazza XX Settembre e stazione.