PAOLO ROSATO
Cronaca

Torre Garisenda di Bologna a rischio: intervento urgente e strutturale

A giorni la nomina di una task force che guiderà i prossimi interventi. Sotto osservazione la “torsione” della torre. Lega e FdI: “Il Comune dorme”

La Garisenda, una delle due torri di Bologna, è a rischio

La Garisenda, una delle due torri di Bologna, è a rischio

Bologna, 12 ottobre 2023 – La torre Garisenda ha bisogno subito di cure amorevoli. Ecco perché prima dei 5 milioni di euro che troverà il governo, come deciso dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni (Lega) dopo il costante monitoraggio del ministero della Cultura e della Sovrintendenza, il Comune ha deciso di effettuare un sopralluogo tecnico all’inizio della settimana prossima e di nominare una task force tecnica che dovrà guidare la nuova fase operativa dell’intervento.

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Il report dei tecnici delle Belle Arti, come svelato ieri dal Carlino, è chiaro: serve al più presto un’iniezione di vitamine al colosso che troneggia su Bologna assieme agli Asinelli. Non rinviabile, tanto che ci si sta muovendo con una certa solerzia a vari livelli istituzionali.

Due giorni fa, dopo il summit tra Lucia Borgonzoni e il sindaco Matteo Lepore alla presenza della sovrintendente Francesca Tomba, si è riunito il comitato scientifico (diverso dalla task force) comunale che da tempo monitora la torre più bassa. La Garisenda, oltre a pendere, è soggetta a un movimento di "torsione", per dirla con termini tecnici. Anche per questo motivo un cantierino c’è già, ai suoi piedi. Ma non è abbastanza, serve un ricostituente strutturale.

Le iniezioni alla base (c’è un’analisi molto attenta sui materiali) sarebbero sconsigliate senza opportuni studi preventivi, che verranno svolti. Anche per questo la settimana prossima, dopo dove si è condivisa "la linea di azione tra il sindaco e la sottosegretaria Borgonzoni per la ricerca di risorse per intervenire sulla Garisenda – fa sapere Palazzo d’Accursio – c’è stato l’incontro del comitato tecnico con un confronto sull’analisi dei dati del monitoraggio, che segnalano la necessità di un intervento in tempi rapidi e che sarà ovviamente un intervento importante".

Le prossime mosse, quindi, saranno un sopralluogo con una impresa "altamente specializzata per definire le ipotesi di intervento, mentre martedì la giunta approverà la costituzione di una task force che dovrà guidare la nuova fase operativa dell’intervento". Nulla sarà quindi lasciato al caso, in attesa che il decreto su ‘torri e campanili’ che sfrutterà risorse del Pnrr faccia figurare l’intervento della Garisenda tra gli interventi da finanziare. La regia, come detto, è del ministero della Cultura e la più che probabile conferma si avrà a dicembre.

Le opposizioni vogliono naturalmente vederci chiaro. "Quanto emerso sullo stato di salute della Garisenda non può che preoccupare, perché come tutti i bolognesi lo considero uno dei simboli della nostra città – spiega Matteo Di Benedetto della Lega –. Il Carroccio, attraverso la sottosegretaria Borgonzoni, che da tempo tiene monitorata la situazione, sta già operando per la messa in sicurezza della nostra torre. Fieri e orgogliosi di fare la nostra parte per Bologna

". "Sono anni che sosteniamo che la torre della Garisenda meriti una manutenzione straordinaria – dichiara invece Stefano Cavedagna di Fratelli d’Italia –. L’ultima rilevazione dello strapiombo, l’inclinazione, è del 2011. Sono passati ben 12 anni ed un terremoto violento. Il basamento con i blocchi di selenite è stato completamente schiacciato dal peso della torre. Ci vogliono soluzioni forti, simili a quelle impiegate per la Torre di Pisa, per raddrizzare la Garisenda. Se si trascura il problema potrebbe essere troppo tardi. La giunta Lepore ha fatto fino ad oggi orecchie da mercante, invece di affrontare seriamente il problema".

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