ANGELA CARUSONE
Cronaca

La tragedia di Suviana nei disegni dei bambini, i messaggi di speranza per le famiglie che soffrono e per i soccorritori

Gli alunni delle scuole di Castiglione, Camugnano e San Benedetto hanno realizzato anche dei fiori di carta da consegnare ai vari corpi ancora a lavoro: un gesto simbolico, che emoziona e fa riflettere

Bologna, 12 aprile 2024 – I bambini e ragazzi dell’Istituto comprensivo Castiglione – CamugnanoSan Benedetto hanno realizzato dei cartelloni per ringraziare quanti stanno lavorando nella centrale idroelettrica sul lago di Suviana, mandando un pensiero di vicinanza alle famiglie delle 7 vittime.

I disegni e i pensieri dei bambini delle scuole di Camugnano nelle mani dei soccorritori che hanno operato nella centrale di Suviana in cui è avvenuta l'esplosione
I disegni e i pensieri dei bambini delle scuole di Camugnano nelle mani dei soccorritori che hanno operato nella centrale di Suviana in cui è avvenuta l'esplosione

Rivolgendosi a vigili del fuoco, carabinieri, polizia, Protezione civile e Croce rossa, sanitari e istituzioni per il costante e incessante lavoro hanno scritto messaggi carichi di amore e speranza.

“I nostri pensieri sono rivolti a chi non c’è più, a chi è rimasto ferito e ai cari che ora piangono per loro. I nostri cuori volano accanto a Voi” le parole su un gigantesco cartellone riempito di cuoricini rossi e piccole nuvole di tanti colori che raccolgono i sentimenti dei bambini, ancora scossi per quanto accaduto.

I messaggi dei bambini per i familiari delle vittime e i soccorritori intervenuti alla strage di Suviana
I messaggi dei bambini per i familiari delle vittime e i soccorritori intervenuti alla strage di Suviana

“Mi spiace molto per le vite spezzate nel lavoro” e “Speriamo che non succeda mai più” sono solo alcune delle frasi raccolte e attaccate su un grande cartellone, poi appeso.

Uno dei cartelloni realizzati dai bambini della scuola
Uno dei cartelloni realizzati dai bambini della scuola

I bambini hanno realizzato anche dei fiori di carta da consegnare ai vari corpi ancora a lavoro: un gesto simbolico, che emoziona e fa riflettere, per provare a dare un po’ di luce in giorni bui come questi.