Zanzare, il Comune di Bologna: “Larvicidi e maschi sterili, così ci si protegge”

I consigli di palazzo d’Accursio per evitare punture indesiderate

Ecco i consigli per contenere la popolazione di zanzare

Ecco i consigli per contenere la popolazione di zanzare

Bologna, 15 maggio 2023 – Sta arrivando l’estate e con il caldo tornano anche le zanzare. Gli insetti più fastidiosi dell’anno notoriamente prosperano negli ambienti umidi e sporchi e oltre a pungerci ci portano anche malattie e notti insonne. Anche quest’anno il Comune ha dichiarato guerra alle zanzare per contenere la loro proliferazione, in particolare di quella tigre, non attraverso l’uso di veleni, che non bastano, ma andando a ripulire i luoghi dove spesso nascono le larve, ovvero, i tombini.

Proprio nei pozzetti, dove si accumula l’acqua piovana, migliaia di uova di zanzara si schiudono ogni giorno, per questo ogni mese “mettiamo un larvicida negli oltre 90 mila tombini che si trovano su area pubblica (per esempio scuole e parchi) e nelle caditoie stradali” ha spiegato l’assessore al welfare del comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo.

Trattamento nei tombini

Il trattamento dei tombini è monitorato con un sistema elettronico satellitare che permette di sapere in tempo reale tutte le vie e le aree pubbliche trattate e di controllarne l'efficacia. I trattamenti larvicidi nei canali vengono effettuati ogni 15 giorni. Grazie all’intervento della città si può affermare che oltre il 95 % dei tombini del Comune non genera zanzare.

Rilascio maschi sterili

Un’altra attività messa in campo dall’amministrazione è il rilascio di maschi sterili in alcune aree della città, quest’anno i fortunati saranno i residenti di Casteldebole. Le zanzare maschio non pungono e non posso fare figli, quindi quando proveranno ad accoppiarsi con le zanzare femmine (che pungono appositamente per recuperare il ferro del nostro sangue per deporre le uova) le larve non nasceranno portando a un declino della popolazione.

“L’intervento, affiancato al trattamento con prodotti biologici dei tombini nelle aree pubbliche e a quello nei cortili privati in collaborazione con i cittadini, ha fatto riscontrare nei primi quattro anni di sperimentazione una riduzione della densità di uova fertili di zanzara tigre del 55-60%” ha commentato Silvano Natalini, direttore dell’Unità operativa complessa veterinaria A e C di Ausl Bologna.

Cosa possono fare i privati

Per gestire il problema zanzara però è anche cruciale la collaborazione tra pubblico e privato, per questo il comune ha pubblicato una serie di linee guida per i cittadini da seguire per ridurre al minimo i rischi che un nasca un nido di zanzare tigri o comune. Palazzo D’Accursio ci consiglia di: • evitare di lasciare all’aperto ogni contenitore che possa raccogliere acqua (sottovasi, annaffiatoi, recipienti) oppure di svuotarli dopo l’uso e lasciarli capovolti in modo che non raccolgano la pioggia; • proteggere con una zanzariera i contenitori che non possono essere svuotati e rovesciati (per esempio i bidoni degli orti) oppure chiuderli ermeticamente; • falciare regolarmente l’erba e le siepi; • svuotare le fontane, piscine o laghetti ornamentali o mettere il larvicida. C’è un’alternativa: metterci dentro i pesci rossi, ghiotti di larve di zanzara; • evitare di accumulare copertoni e materiali da cantiere all’aperto. In alternativa andrebbero coperti con un telo ben teso, svuotando eventuali ristagni di acqua dopo ogni pioggia. Grazie al supporto delle Guardie Ecologiche Volontarie i cittadini possono inoltre stipulare con il Comune dei Patti di collaborazione e ricevere gratuitamente il prodotto biologico necessario per effettuare due trattamenti larvicidi. Il cittadino che intende sottoscrivere un patto di collaborazione con l'Amministrazione deve: • inviare a CittadinanzaAttiva@comune.bologna.it il modulo disponibile sul sito del Comune alla pagina www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/zanzara-prevenzione-contenimento.

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