BENEDETTA CUCCI
Cultura e spettacoli

Il fantasy distopico di Pisu sbarca a Venezia: "Un film ambizioso che stupirà il pubblico"

’Nina dei Lupi’, con Sara Ciocca e Sergio Rubini, è stato presentato ieri al Festival del Cinema nelle ’Giornate degli Autori’ . Il regista Antonio Pisu: "Effetti speciali e ambientazione post-apocalittica, pellicole di questo genere si fanno poco in Italia".

Antonio Pisu e una parte del cast ieri a Venezia

Antonio Pisu e una parte del cast ieri a Venezia

Bologna, 31 agosto 2023 – ’Nina dei Lupi’: un titolo di cui si sentirà parlare nella nuova stagione cinematografica. Lo firma Antonio Pisu, che lo ha scritto con Pierpaolo De Mejo, Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi e lo produce la bolognese Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, che con questo film fa il salto "quantico" verso una nuova e ambiziosa orbita produttiva. Proiettato in anteprima ieri a Venezia alle Giornate degli Autori, Nina dei Lupi esce a Bologna, al cinema Roma (e in tutta Italia), domani e porta sullo schermo una storia post apocalittica, con al centro una bambina e l’ambientazione in un paesino della montagna italiana: un film di genere è una rarità per la nostra cinematografia.

Ecco quindi la vicenda tratta dal libro di Alessandro Bertante, della neonata di nome Nina, ritrovata su una montagna, nei pressi di un piccolo paesino, durante una tempesta solare, che ha impedito per sempre l’utilizzo di apparecchi elettrici. L’evento catastrofico, noto a tutti come "la sciagura", porta allo sgretolamento della civiltà così come la conosciamo.

Le risorse iniziano a finire e gli esseri umani cominciano ad applicare la dura legge del più forte.

"I film di genere si fanno poco da noi – commenta Antonio Pisu – e soprattutto i film di fantascienza come Nina, anche se questo non è il classico film di fantascienza, avendo molte caratteristiche del cinema d’autore e spero che piaccia, perché il pubblico non è abituato a vedere lavori così in Italia, anche con effetti speciali che abbiamo sviluppato per i super poteri di Nina". Se i film distopici arrivano dall’estero è normale insomma, anche se in questo caso "sono state approfondite bene anche le storie dei personaggi". Che mostrano un cast efficace. A cominciare da Sergio Rubini.

"Rubini è stata una grande conquista, che grande soddisfazione che abbia accettato di fare un film con noi – sono le parole di Pisu – anche perché per un ruolo delicato come quello di Fosco, che non è un cattivo e basta, ha tante sfaccettature, avevo bisogno di un grande attore e lui si è dedicato senza riserve al film, preparando molto il personaggio".

Fondamentale anche la piccola Nina, Sara Ciocca, che durante i provini ha folgorato tutti: "Sara ha un talento naturale – ammette il regista – fa l’attrice da quando ha sette anni, è già bravissima e diventerà una grandissima, certamente in questo lavoro ha un ruolo diverso dai soliti, legati più alla sua fisicità e alla sua età, per cui viene spesso scelta per fare la figlia o la nipote".

Grande la soddisfazione per il produttore Rossi Pisu, che nel giro di pochi anni ha traghettato la sua azienda indipendente verso traguardi eroici: "Nina dei lupi è la produzione più costosa mai fatta – dice – il mio obiettivo è farne una serie perché la scrittura va verso questo formato e già ci sono gli accordi con Bertante, il cui libro viene anche ripubblicato dalla Nave di Teseo. Il film è stato girato in Trentino, ma probabilmente la serie la giriamo in Emilia-Romagna, perché ci sono i monti, ci sono i lupi, c’è tutto".