Museo della Cultura italiana, il nostro podcast

Tutte le voci della firma del protocollo nella sede di Illumia, il centro polifunzionale sorgerà in Bolognina entro sei anni

Francesco Bernardi e Gennaro Sangiuliano firmano il protocollo

Francesco Bernardi e Gennaro Sangiuliano firmano il protocollo

Bologna, 26 febbraio 2024 – Un Museo della Cultura italiana, per valorizzare il contributo dato dall’Italia al mondo. È il progetto alla base del protocollo d’intenti fra ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e Tremagi Holding (il gruppo proprietario di Illumia), firmato venerdì scorso. Ripercorriamo l’offerta del Museo, i tempi e i costi nel nostro podcast de ‘Il Resto di Bologna’, ospitando varie voci presenti venerdì in via Carracci.

La sede dell’edificio sarà proprio lì, in Bolognina, in un terreno da individuare adiacente alla sede di Illumia. La superficie sarà di circa 12mila metri quadrati e per scegliere il progetto sarà indetto un concorso internazionale di architettura. Il Museo sarà gestito da una Fondazione, ma sarà costruito da Tremagi Holding con fondi privati: si stima, ha spiegato il fondatore Francesco Bernardi, di un investimento tra i 50 e i 100 milioni. I tempi di costruzione andranno dai tre ai sei anni.

Questo polo deve attrarre dalle mille alle duemila persone al giorno: in un anno, dai 300mila ai 600mila visitatori, per arrivare ambiziosamente al milione dei visitatori. Ci vogliono degli spazi e dei parcheggi, una costruzione totalmente nuova", ha spiegato sempre Bernardi. Alla presentazione, con tanto di firma sul protocollo, ha partecipato anche il ministro Gennaro Sangiuliano. "Non faremo mancare le risorse, laddove saranno necessarie. E soprattutto porteremo anche delle opere. Abbiamo 5 milioni di opere, ne esponiamo solo 480mila".

La collaborazione col privato, per Sangiuliano, è imprescindibile. "Abbiamo un tale patrimonio, una tale estensione che è necessaria poi la collaborazione con i privati – ha sottolineato ancora il ministro –. L’idea è quella di raccontare in un percorso museale il contributo che l’Italia ha dato all’umanità". Per Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura, "per Bologna sicuramente si tratta di una grande opportunità. Un’occasione per richiamare in città ancora più visitatori in arrivo da altre regioni e da altre parti del mondo, desiderosi di conoscere la cultura del nostro Paese". Mentre Stefano Bonaccini ha assicurato anche "risorse dalla Regione, vogliamo anche partecipare allo studio di fattibilità".

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