SIMONE ARMINIO
Cultura e spettacoli

‘Niente di nuovo tranne te’ con Andrea Satta e Giovanni Truppi al Magazzino Arti Sceniche

Il cantante dei Tetes de Bois presenta il suo primo album solista domani sera al Mas di via Quadri

Andrea Satta

Andrea Satta

Bologna, 30 maggio 2024 – “Niente di nuovo tranne te” è il titolo del primo album solista di Andrea Satta, pubblicato da Santeria trent'anni dopo l'esordio con i Tete de bois, e domani sera alle 21 protagonista al Mas - Magazzino arti sceniche di via Armando Quadri 2/E a Bologna. E' un disco intimista, si direbbe per prammatica. Dove il 'te' del titolo parte da una donna per allargare a dismisura lo sguardo dell'autore. Ecco dunque la cassa di un supermercato, l’officina di un meccanico, un viso illuminato dallo smartphone alla fermata dell’autobus. E poi ci sono gli occhi di una compagna e c’è la voce di un padre in un ricordo d'infanzia, con un caminetto e delle storie dense di dolore e di rinascita. Fuori dalla finestra di chissà quale anno c'è la scena di una famiglia in partenza per le vacanze, con i bimbi già scalpitanti in macchina, e di lato un centro commerciale con la sua piazza finta, gli estintori appesi alle colonne al posto degli alberi.

Tutto condensato in dodici brani che, domani sera dal vivo, si mescoleranno alla storia trentennale dei Tetes de Bois. Gli ospiti bolognesi, Giovanni Truppi e Giorgio Maria Condemi, sono solo due tra quelli presenti nel disco, in cui figurano anche Daniele Silvestri, Paolo Benvegnù e ovviamente i Tetes de Bois. Compagni di sempre, a cui Satta ha chiesto una licenza speciale, un regalo per i trent'anni insieme, per regalarsi un momento in tutto e per tutto personale.

Sono nate così, racconta Satta, queste dodici canzoni sbilenche, libere, magnificamente poetiche. Dodici divertissement nei quali ritrovare tutto il fascino di un autore in grado di dare sostanza alle emozioni di ogni minuto, capace com'è di farsi ispirare da un coupon del supermercato, da una vecchia foto, da un ricordo a cui donare un finale differente. Niente di nuovo tranne Andrea Satta, si direbbe, con la sua capacità di guardarsi attorno per cogliere i dettagli, gli odori e le sensazioni per strada, da buon ciclista e farne ogni giorno pieghe della memoria. Splendide come le rughe sul viso della persona amata. Rughe che ogni volta sono una nuova meraviglia, sostiene Satta, e indubbiamente ha ragione lui.