ANDREA BONZI
Economia

Maccaferri Bologna: Sagitta offre 35 milioni per la Sei

Ieri l’assemblea per il concordato: ci sono venti giorni per accettare l’offerta della società finanziaria Tra gli immobili appartenuti alla fallita Seci, la sede di via degli Agresti e la villa di Santa Margherita al Coll e

Via degli Agresti, a Bologna, dove si trova la sede della Sei

Via degli Agresti, a Bologna, dove si trova la sede della Sei

Bologna, 14 aprile 2023 – Filtra moderato ottimismo dall’adunanza del concordato preventivo di Sei. L’assemblea dei creditori della newco in cui sono confluiti alcuni degli immobili più pregiati dell’impero Maccaferri (questo passaggio, avvenuto nel 2017, è al centro dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta) ha iniziato a votare sull’offerta di Sagitta, società che fa parte di Europa investimenti.

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Ora ci sono 20 giorni di tempo per completare l’iter: in caso di accettazione degli oltre 35 milioni di euro che il fondo ha ’puntato’ su Sei, in assenza di opposizioni, il concordato sarà omologato dal tribunale e avverrà il passaggio degli asset. La Sei, liberata dai debiti, sarà poi probabilmente chiusa. Il piano è stato elaborato dallo studio del professor Luigi Balestra, come advisor legale, mentre l’advisor finanziario è Fingiaco. Il piano è attestato da Antonio Gaiani.  

Ma quali immobili contiene la Sei? Innanzitutto, la sede di via degli Agresti, gli uffici in piazza Galilei e la villa di via Santa Margherita al Colle, oltre ad altri edifici anche in provincia (a Zola Predosa, ad esempio).

La relazione dei commissari ex articolo 172 aveva già dato parere positivo alla proposta, e del resto il ’pacchetto’ contiene immobili davvero di pregio. La proposta di Sagitta, inoltre, dovrebbe soddisfare i creditori chirografi in misura tra il 20% e il 22%, soddisfacendo dunque i requisiti minimi richiesti per questo comparto. Anche per questo l’ottimismo che filtra dopo la prima giornata è comprensibile. Bisognerà però attendere ancora 20 giorni per completare l’iter.

Il gruppo Maccaferri, un colosso da oltre un miliardo di fatturato e 4.500 dipendenti in tutto il mondo è stato schiacciato da oltre 800 milioni di debiti, con la richiesta di fallimento firmata dalla Procura e approvata dal Tribunale.

La Seci è stata dichiarata fallita nel 2021, ma nel dicembre scorso il fondo Apollo ha presentato un’altra proposta per l’acquisizione (la prima era stata rifiutata), pari a – sembra - 260 milioni. Anche qui, ci sono alcuni immobili pregiati, tra cui una parte di Palazzo Zambeccari (tra via Farini e palazzo de Celestini) e un’azienda importante come Sigaro Toscano.

A livello di lavoratori, nel maggio scorso è stata annunciata la ricollocazione di 600 addetti, con i pezzi pregiati della Samp (350 unità) divisa fra alcune aziende e le Officine Maccaferri (100 lavoratori).

red. cro.