Festa dell’Unità a Bologna, Cisl e Uil senza stand: "Nessuna polemica, ma serve uno scatto"

I sindacati parteciperanno regolarmente ai dibattiti in programma Bassani: "Noi voce fuori dal coro". Borghetti: "La politica cambi passo". Azione e Iv non invitate. Lombardo: "Però andrò a Ferrara e a Reggio Emilia"

Bologna, 18 agosto 2023 – Sarà una Festa dell’Unità diversa a Bologna per i sindacati: né Cisl né Uil avranno un loro stand all’interno del Parco Nord. Ufficialmente non ci sono motivazioni di tipo politico a sorreggere queste assenze. Ma qualcosa serpeggia, anche perché sono note alcune posizioni nazionali delle due sigle attualmente ben lontane dalla linea del Pd ora guidato da Elly Schlein. E anche alcune condizioni sulla partecipazione alla kermesse ’23 (l’ultima al Parco Nord) a qualcuno non sarebbero piaciute. Insomma, un elemento di novità, anche se va detto che gli stand dei sindacati, anche unitari, non sono sempre stati presenti alla Festa. Non saremmo quindi davanti a uno vero strappo – come quello della Cgil ai tempi di Renzi –, ma un segnalino sarebbe stato comunque lanciato.

Un’immagine della Festa dell’Unità dell’anno passato, al Parco Nord
Un’immagine della Festa dell’Unità dell’anno passato, al Parco Nord

Cisl e Uil non avranno il loro stand, ma parteciperanno regolarmente ai dibattiti in programma, come conferma Enrico Bassani. "Nessuna polemica con nessuno, solo una questione nostra organizzativa – spiega il segretario generale metropolitano della Cisl –. Negli ultimi tre anni lo stand lo avevamo avuto, anni addietro anche in forma unitaria, ma la scelta di quest’anno è slegata da motivazioni politiche". Ma c’è un ‘però’. "Saremo ai dibattiti e, diciamo così, saremo la voce fuori dal coro – aggiunge Bassani –. Per esempio non siamo d’accordo con il Pd sulla cancellazione dei tirocini curriculari, e sul salario minimo siamo sì a favore, ma non definendo una cifra fissa. Insomma, ai dibattiti porteremo il nostro importante contributo". Non distante l’interpretazione di Marcello Borghetti, da poco segretario generale regionale della Uil. "Partecipare con uno stand avrebbe comportato un impegno organizzativo particolare, abbiamo deciso di concentrarci quindi sulle nostre attività – puntualizza Borghetti –. Parteciperemo ai dibattiti sulla scuola, sulla sicurezza sul lavoro e su altri temi per noi centrali. Non posso assolutamente addurre motivazioni politiche per l’assenza dello stand. Poi chiaro, dal Pd come dalla politica in generale ci aspettiamo un cambio di passo: non bastano le dichiarazioni, serve tornare davvero dentro il Paese reale. Tutti i partiti hanno commesso in questi anni dei grossi errori, ci attendiamo uno scatto".

E poi per il Pd c’è la questione ‘potenziali’ alleati. Da confermare l’eventuale presenza di Giuseppe Conte e del Movimento Cinque Stelle (martedì 22 agosto una conferenza stampa svelerà il programma), mentre arrivano segnali chiari da Azione e Italia Viva: nessuno dei loro, finora, è stato invitato alla Festa di Bologna. Conferma diretta arriva da Marco Lombardo. "Per dirla tutta, sono stato invitato e parteciperò alle Feste Pd di Ferrara e Reggio Emilia. Nessuno, però, finora mi ha chiamato per quella di Bologna che inizia il 24 agosto – racconta il senatore di Azione, ex assessore a Bologna –. Nessun problema, per carità, anzi con Elly Schlein e Luigi Tosiani, segretario regionale dem, i miei rapporti sono assolutamente buoni. Forse però a Bologna non si brilla particolarmente nella capacità di aprirsi". Conferma sui mancati inviti anche da Italia Viva, sia provinciale, sia regionale. Per ora, si riferisce, solo l’assessore regionale Mauro Felicori parteciperà alla Festa nell’ambito di una premiazione.

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