La sindaca di Marzabotto: “25 aprile divisivo? Solo se si è fascisti”

Dure accuse di Valentina Cuppi durante la presentazione degli appuntamenti a Monte Sole per la Festa della Liberazione: “E una verità storica che tutta l'Italia sia stata liberata, dando la libertà anche a chi ha ancora nostalgie per Mussolini”

Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, durante la presentazione degli eventi del 25 aprile a Monte Sole (foto Schicchi)

Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, durante la presentazione degli eventi del 25 aprile a Monte Sole (foto Schicchi)

Marzabotto (Bologna), 23 aprile 2024 – Ci sarà anche il padre di Ilaria Salis alle celebrazioni del 25 aprile, a Monte Sole, sul palco della commemorazione della strage di Marzabotto. Lo ha annunciato Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, nella sede della Città Metropolitana, presentando le iniziative in programma nel giorno della Festa della Liberazione. Inoltre, durante le celebrazioni verrà anche letto il monologo di Antonio Scurati, diventato un vero e proprio caso nazionale negli ultimi giorni. 

“Il 25 aprile è divisivo per chi è fascista o ha nostalgie per il fascismo – ha detto lanciando dure accuse la sindaca Cuppi –, altrimenti è una festa per tutti gli italiani, perché è una verità storica che tutta l'Italia sia stata liberata, dando la libertà anche a chi ha ancora nostalgie per Mussolini”. E “il fatto che si difenda ancora il fascismo dopo 80 anni è non solo vergognoso ma anche molto preoccupante perché dentro al fascismo ci sono determinati anti-valori come la discriminazione, la censura, l'individuazione dei nemici, l'annientamento di chi la pensa diversamente. Tutto questo è fascismo”.

Per Cuppi, ancora, "va ben diviso quello che è un retaggio del fascismo e l'antifascismo che non solo ha ispirato la Costituzione ma “anche oggi opera e ci dà la libertà”. Inoltre secondo la prima cittadina di Marzabotto è in corso “un tentativo di eliminare il valore della Resistenza”. I partigiani “hanno deciso di imbracciare le armi per dare al libertà a tutti e per opporsi alla dittatura - aggiunge - . Ci sono stati dei morti causati dai partigiani? Ovvio, visto che erano in battaglia”. La lotta partigiana, in ogni caso, non era esclusivamente “di sinistra”, come alcune parti politiche stanno cercando di rappresentare, ma sono stati protagonisti “tutti coloro che si sono poi seduti a scrivere la Costituzione”, conclude Cuppi. 

Gli eventi del 25 aprile a Monte Sole 

Il 25 aprile “sarà una giornata ricca di eventi che riguardano sia il passato sia il futuro”, ha spiegato Cuppi. Tra i tanti ospiti presenti il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il padre di Ilaria Salis, Roberto. Previsti anche spettacoli di Andrea Pennacchi, Max Collini, Moni Ovadia con Aldo Cazzullo, e del giornalista Gabriele Del Grande oltre a tanti altri artisti. Ci saranno anche le lavoratrici de La Perla che racconteranno la loro vertenza.

“Quello che ha detto Scurati - aggiunge la sindaca - noi lo diciamo ogni anno dal palco della commemorazione. Anche sul nostro placo ci sarà uno spazio per leggere il suo monologo perché quello che è successo è una vera e propria censura, nonostante poi le motivazioni" della mancata messa in onda “siano state annacquate”. “Come noi la denuncia la facciamo ogni anno a Monte Sole - prosegue Cuppi - la faremo anche in questo caso. Ci sono degli atteggiamenti che portano purtroppo alla censura e alla presenza eccessiva anche sui media della cultura di governo”. 

L’invito a Mattarella

"Invitiamo caldamente il presidente Sergio Mattarella a venire a Marzabotto in occasione dell'80esimo anniversario della strage di Marzabotto” che ricorrerà il 6 ottobre prossimo. A dirlo è Valter Cardi, presidente del Comitato Onoranze dei Caduti di Marzabotto. “Vogliamo lanciare da Monte Sole un messaggio di pace per dire no alla guerra da questo luogo”, che “è un luogo di libertà e democrazia e quello è il luogo dov'è nata la democrazia nel nostro Paese”, aggiunge Cardi che al Capo dello Stato ha “scritto quattro o cinque lettere - dice - ma non siamo riusciti ancora ad avere una risposta positiva”.

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