Rigore negato al Bologna contro la Juventus, Di Bello e Var verso lo stop. Aia: “Errore evidente”

Anche per il designatore Rocchi il giudizio è negativo, mentre sarebbe stato giusto non concedere i due penalty reclamati dai bianconeri

Bologna, 28 agosto 2023 – Si va verso lo stop all’arbitro Di Bello e del Var Fourneau e Nasca. E’ questo che dovrebbe accadere dopo l’episodio del mancato rigore (e mancata espulsione) in Juventus-Bologna (intervento di Iling-Junior su Ndoye, quando il punteggio era ancora 1-0 in favore degli ospiti), che ha fatto infuriare i rossoblù, scatenato la protesta di Thiago Motta e l’ironia del web. Infatti, sia il designatore Rocchi, sia l’Aia avrebbero dato un giudizio negativo sull’operato di arbitro e Var.

L'arbitro di bello discute con Ndoye
L'arbitro di bello discute con Ndoye

Fonti Aia (Associazione italiana arbitri) hanno parlato all’Ansa sostenendo che “il rigore non concesso al Bologna ieri per il fallo dello juventino Illing jr. su Ndoye è un errore evidente, prima dell'arbitro e poi dei due uomini in sala Var”.

A quanto si apprende, in ambito associazione arbitrale si ritiene che il primo a non aver interpretato a dovere la dinamica, peraltro lampante, del rigore non concesso è stato Di Bello. E nella linea data dal designatore Rocchi c'è che la responsabilità delle scelte è principalmente del direttore di gara. La convinzione tecnica dell'Aia è che contrariamente a quel che si pensa è più facile per un arbitro bravo capire un'azione di quanto non lo sia di fronte a un monitor. Detto questo è probabile che i tre, Di Bello, Fourneau e Nasca vengano fermati per uno o due turni, ma l'orientamento di Rocchi è quello di sospendere gli arbitri soprattutto per questioni disciplinari.

Anche il designatore degli arbitri Rocchi ha dato un doppio giudizio negativo sia sull’arbitro Di Bello, sia sul Var Fourneau e Nasca, colpevolmente assenti sull'episodio che ha scatenato la giusta ira del Bologna: verranno dunque fermati. Trapela invece che per Rocchi sia stato giusto non concedere i due penalty reclamati dalla Juve per l'intervento di Moro su Chiesa e per il tocco di braccio di Lucumì.

Intanto oggi si è appreso che domenica sera il diesse rossoblù Marco Di Vaio è stato protagonista di un confronto acceso con Di Bello nel dopo partita. Il vivace scambio di battute, che per Casteldebole è rimasto nel solco della correttezza, sarebbe avvenuto davanti allo spogliatoio degli arbitri. Domani, con il pronunciamento del giudice sportivo, si saprà che cosa ha scritto Di Bello sul referto e se il diverbio con Di Vaio abbia lasciato tracce.

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