ERMANNO PASOLINI
Cronaca

A scuola ’lezione di vita’ con l’ex detenuto

All’istituto Marie Curie è stato realizzato il progetto di educazione alla legalità ’Il carcere da dentro’ elaborato dalla prof Roberta Ortis

A scuola ’lezione di vita’ con l’ex detenuto

A scuola ’lezione di vita’ con l’ex detenuto

All’Istituto di istruzione superiore Marie Curie di Savignano sul Rubicone che conta oltre mille studenti fra Liceo Scientifico, Iti e scuola moda a indirizzo calzaturiero, è stato realizzato il progetto di educazione alla legalità "Il carcere da dentro" elaborato dalla professoressa Roberta Ortis. Ospiti dell’incontro al Marie Curie: Mariateresa D’Agata ex vice comandante del carcere di Forlì, Lia Benvenuti direttore generale di Technè, la psicologa Chiara Comini e l’ex detenuto Antonio Semeraro. Nicola Dellapasqua vice sindaco di Savignano sul Rubicone ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e l’incontro è stato promosso dall’Unione dei Comuni del Rubicone.

Ha detto il dirigente scolastico Mauro Tosi: "La presenza dell’ex vicecomandante del carcere e dell’ex detenuto ha offerto l’opportunità ai nostri studenti di scrutare da vicino le sfide e i dilemmi legati alla coniugazione di libertà e legalità. Il tutto attraverso l’esperienza personale di Antonio un ex detenuto che ha scelto di condividere con i nostri ragazzi il suo viaggio di redenzione. Attraverso le parole di chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di scelte errate, gli studenti hanno affrontato un viaggio di riflessione sull’importanza di condividere delle regole, nella dimensione reale dei perscorsi di educazione civica". Poi il racconto dell’ex detenuto Antonio Semeraro: "Sono finito in carcere alcuni anni fa per una rapina in Posta a Faenza perchè non sapevo più come fare per pagare le bollette. Sono stato condannato a tre anni di reclusione e sono rimasto in carcere due anni e tre mesi. Poi ho fatto due mesi di arresti domiciliari, due mesi di obbligo domiciliare col braccialetto e obbligo di dimora nella mia città. Oggi ho 50 anni, faccio l’operaio metalmeccanico a tempo indeterminato e ho un figlio di 11 anni che vedo di rado. Ho divorziato da mia moglie, i parenti quando mi incontrano più che salutarmi cambiano strada, gli amici non mi vengono più a trovare e per tutti sono ancora quello che è stato in carcere. All’interno del carcere per ho lavorato nell’area verde". "Voi ragazzi che avete più di 14 anni - continua l’ex detenuto - se fate degli errori fate attenzione perchè rischiate di finire in carcere". Ha aggiunto Mariateresa D’Agata ex vice comandante della Casa Circondariale di Forlì: "Ringraziamo Antonio per il suo atto di coraggio nel raccontare la sua storia che ci invita a riflettere sulla nostra personale responsabilità nel plasmare il tessuto sociale che tutti condividiamo".