Al Bonci torna la danza con l’ensemble Spellbound

Domani alle 20.30 andrà in scena il dittico coreografico ’Marte_The Real You’, firmato da Marcos Morau del collettivo spagnolo La Veronal e da Mauro Astolfi.

Al Bonci torna la danza con l’ensemble Spellbound

Al Bonci torna la danza con l’ensemble Spellbound

Individuo e collettività, presente e futuro, materia organica e tecnologia pervasiva. Conflitti irrisolvibili che sono indagati nello spettacolo ’Marte_The Real You’ che andrà in scena domani sera alle 20.30 al teatro Bonci di Cesena. La rappresentazione, che apre la stagione Danza nell’ambito del focus di drammaturgia fisica ’Carne’, è un dittico di pezzi coreografici per l’ensemble italiano Spellbound Contemporary Ballet, firmato da Marcos Morau del collettivo spagnolo La Veronal, già protagonista a Cesena nel 2022 con Opening Night, considerato uno degli artisti più creativi della sua generazione, e Mauro Astolfi, direttore, fondatore e principale coreografo residente della compagnia romana. A incarnare i due diversi disegni, l’estrema precisione tecnica e la poetica espressività dei danzatori di Spellbound, tra le realtà più affermate nel panorama della danza italiana. Fondata nel 1994 da Astolfi, la compagnia ha presto avviato un’intensa attività di internazionalizzazione, anche grazie all’arrivo, nel 1996, della curatrice e ideatrice di progetti culturali Valentina Marini, da allora co-direttrice.

Lo spettacolo affianca due pièce diverse ma che indagano il medesimo tema, l’identità. ’Marte’ celebra, in particolare, l’Europa del XXI secolo, con tutta l’energia della sua gioventù e del desiderio come forza motrice, che colonizza un pianeta vuoto e ostile, indagando emozioni come il desiderio, la tensione verso il futuro e il rimpianto per ciò che non si è riusciti a realizzare. Il titolo evoca la passione e la sensualità del dio della guerra ma anche l’approdo sul pianeta rosso di una nuova generazione.

Al cuore di questo lavoro, spiega il suo ideatore, c’è "la costruzione di uno spazio dove poter ritrovare un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Cosa possiamo mettere davanti a tutto nella nostra vita per scoprire cosa siamo oppure cosa non siamo? È deciso che esistiamo solo come un risultato scientifico universalmente riconosciuto, o forse possiamo trovare un’identità al di fuori del modello cristallizzato di chi già ha pensato la nostra di vita? Partiamo con un’indagine della comunità dove viviamo e che conosciamo meglio, e cerchiamo di non invecchiare sommersi da una moltitudine di prospettive teoriche. Cerchiamo in noi la determinazione per sottrarci alle regole che stabiliscono come dovremmo interpretare ad esempio la vita sociale. Lavoriamo per trovare da noi stessi il nostro ordine e il nostro conflitto preferito".

La replica sarà audiodescritta per persone con disabilità visiva, grazie alla collaborazione con Centro Diego Fabbri di Forlì, con il sostegno di BCC Romagnolo. Biglietti da 22 a 8 euro, acquistabili in biglietteria oppure contattando lo 0547 355959 o info@teatrobonci.it.

Cristina Gennari