
Un impianto fotovoltaico del Gruppo
"Costruire un futuro in cui l’alimentazione sia sempre più sana, sostenibile ed accessibile". E’ l’obiettivo dichiarato dal gruppo Amadori, leader in Italia nel settore agroalimentare, in calce al quarto report di sostenibilità relativo all’esercizio 2023.
"Il nostro gruppo conferma la volontà di dare il proprio contributo su tutti gli aspetti della sostenibilità - ha commentato l’Ad Denis Amadori - e di essere una guida per il settore agroalimentare verso una filiera che non sia solo fornitrice di prodotti, ma anche promotrice di benessere e nutrizione consapevole, impattando positivamente su ambiente e tessuto sociale".
Anche per questa edizione del rapporto di sostenibilità si conferma la scelta di utilizzare i Gri Sustainability Reporting Standards, uno dei sistemi di valutazione più riconosciuti a livello internazionale. Nel 2023 Amadori ha confermato l’impegno nel conseguimento di una rendicontazione sempre più puntuale degli impatti ambientali ed energetici, della gestione dei rifiuti e dell’ottimizzazione e recupero delle risorse. Il rapporto enumera i dati e gli elementi fondamentali per questo aspetto. Di tutta l’energia elettrica prodotta nel 2023, sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà, l’85% è stato destinato all’autoconsumo, per soddisfare circa il 20% del fabbisogno elettrico totale. La direzione intrapresa dal gruppo in termini di responsabilità è testimoniata anche dalla definizione del ‘purpose’ aziendale, condiviso nel corso di questi mesi con tutte le collaboratrici e i collaboratori dell’azienda, che pone l’accento sull’obiettivo di nutrire le comunità di oggi e di domani con proteine buone per tutti, prendendosi cura degli ecosistemi di cui il gruppo fa parte.
L’attenzione verso gli aspetti energetici è testimoniata anche dall’ottenimento della certificazione Iso 50001 (sistema di gestione dell’energia) per lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo (Te), che si aggiunge a quello di Cesena. L’azienda sottolinea nel rapporto che analoga attenzione è stata prestata alla gestione dei rifiuti, volta a diminuire l’impatto derivante dall’attività di tutta la filiera integrata. Nella zoomangimistica il 93% dei rifiuti sono destinati al recupero e il 7% allo smaltimento, percentuali che confermano un andamento già migliorato rispetto all’anno precedente. Impegno nella promozione del riciclo anche con packaging sempre più eco-compatibili, grazie all’utilizzo di film mono-materiali in sostituzione di quelli multi-materiale per agevolarne lo smaltimento
differenziato, alla riduzione della grammatura dei film fino a un risparmio di 7 tonnellate e all’utilizzo di Pet riciclato, portato al 60% in media. Amadori ribadisce anche l’importanza del legame con il territorio: l’86% dei fornitori dell’azienda sono italiani. Infine, l’attenzione ai collaboratori tra salute, sicurezza e formazione: "Al centro dei progetti formativi e di crescita personale – sottolinea il Gruppo Amadori –, vi è la creazione di un ambiente di lavoro motivante per la valorizzazione delle abilità, delle capacità e delle competenze".