Arte e commercio nel segno di Fioravanti

Opere d’arte e punto d’ascolto di Confcommercio: inaugurato ieri il progetto nell’ex negozio Candoli

Arte e commercio nel segno di Fioravanti

Arte e commercio nel segno di Fioravanti

"In questo luogo arte e commercio si incontrano. Si incontrano nel segno del ‘bello’ e della valorizzazione del talento di un artista come Ilario Fioravanti che con la sua genialità ha fatto la storia architettonica e artistica di una importante fetta di Cesena". Sono le parole con le quali ieri mattina il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il presidente di Confcommercio Augusto Patrignani, e Marisa Zattini de ‘Il Vicolo’ hanno descritto il progetto appena avviato e che è stato reso possibile dalla lungimiranza di Umberto Candoli, storico commerciante del centro, che nel 2020 chiuse il negozio di abbigliamento che gestiva in via Zeffirino Re e che nei decenni era diventato ben più di un punto vendita. Lo aveva progettato e arredato l’architetto Ilario Fioravanti nel 1957, che in quegli anni conobbe Candoli, un commerciante che a sua volta precorreva i tempi e che gli propose di ‘disegnare’ il suo negozio. Il risultato è quello che si vede tutt’oggi, uno spazio che è diventato un pezzo di storia della città. E che resterà tale. Il tutto grazie a Confcommercio Cesenate, che ha investito su un duplice binario, quello di tornare con un ‘punto di ascolto’ per cittadini e imprese nel cuore della città e quello di farlo valorizzando al meglio gli spazi che erano stati del negozio di Candoli, ora sfitto, che ha mantenuto la medesima struttura di allora, che ora sarà impreziosita delle opere dello stesso Fioravanti. "Il nostro obiettivo – ha commentato Corrado Patrignani, presidente di Confcommercio Cesenate – è quello di lanciare un segnale di controtendenza, quello di ‘tornare’ in centro storico, un luogo che merita di essere valorizzato al meglio. Per farlo è fondamentale il ruolo che giocano le attività commerciali che vi insistono. Lo storico negozio di Candoli è un esempio eclatante di come la qualità possa davvero fare da volano, diventando arte".

Il punto di ascolto di Confcommercio sarà aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì a chiunque voglia avanzare proposte e confrontarsi su criticità. Allo stesso tempo gli spazi saranno accessibili con l’ottica di mettere a disposizione della comunità una vera e propria ‘galleria d’arte’ curata in collaborazione con Il Vicolo e con Adele Fioravanti, vedova di Ilario, anche lei presente ieri al taglio del nastro. "Sono contenta che il negozio sia sopravvissuto così com’era fino a oggi, così come sono contenta di vedere le indelebili firme di Ilario su tanti edifici cesenati, oltre alle opere d’arte custodite tra abitazioni e musei". Su questa linea Marisa Zattini ha rilanciato l’idea di un museo dedicato a Fioravanti, citando in ogni caso quello che già da ora potrebbe essere un vero percorso di visita, tra il negozio Candoli, lo studio di Fioravanti che in futuro potrebbe essere aperto al pubblico con le migliaia di documenti che contiene e per finire con la ‘Casa dell’Upupa’ a Sorrivoli.

Luca Ravaglia