
L’assessora Carmelina Labruzzo
Ci sono il sistema di allarme, le vie di fuga per i lavoratori da utilizzare in caso di pericolo di aggressione e il pulsante di emergenza da premere per allertare immediatamente la polizia locale. È una banca? No, è un ufficio dei servizi sociali del Comune di Cesena. Perché il mondo non cambia sempre in meglio e negli ultimi tempi lavorare a stretto contatto con persone alle prese con momenti complicati della vita può essere una seria fonte di rischio, anche per chi è lì, in prima linea, col solo intento di provare a dare una mano.
Il territorio dell’Unione Valle Savio purtroppo non fa eccezione. I servizi sociali del nostro bacino territoriale sono un punto di riferimento per circa 5.100 persone che vivono in condizione di fragilità, per via dell’età, di patologie, condizioni di disabilità o di indigenza. A volte c’è chi alza la voce, chi passa agli insulti, chi tenta aggressioni. Un tema che a Palazzo Albornoz si è deciso di affrontare nell’ambito del trasferimento dell’intero settore nell’area un tempo occupata del servizio dello Sportello Facile, ora trasferito al Foro Annonario. Il sevizio è disponibile sette giorni su sette, 24 ore al giorno ed è chiamato a far fronte a situazioni spesso molto complesse che richiedono competenza, professionalità e calore umano, tutti aspetti che agli operatori non mancano. Ma che devono essere tutelati.
"La fiducia reciproca è essenziale e va mantenuta – ha commentato l’assessora ai servizi alla persona Carmelina Labruzzo affiancata dall’assessore ai lavori pubblici Christian Castorri, dalla sindaca di Mercato Saraceno Monica Rossi e da una rappresentanza dei circa 70 operatori al lavoro in quel comparto – ma allo stesso tempo va garantita la piena sicurezza di tutti. Il nostro tipo di approccio è virtuoso: lo dimostra il fatto che da diverse realtà vicine ci stanno contattando nell’ottica di adottare modelli simili".
Luca Ravaglia