"Bevande gassate, tagliati i rifornimenti"

Difficoltà di reperimento a causa dei consumi estivi e della carenza di anidride carbonica, rincarata enormemente

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di Paolo Morelli

Sembra un paradosso: l’anidride carbonica rappresenta una delle principali emergenze ambientali, ogni anno se ne producono 36 miliardi di tonnellate che danneggiano l’atmosfera causando l’indesiderato effetto serra, eppure c’è carenza di anidride carbonica per uso alimentare e ciò si traduce in una riduzione della produzione di bevande gasate, dalla semplice acqua minerale alle bibite più elaborate e a tanti prodotti alimentari. In Romagna le difficoltà di reperimento delle bevande gassate hanno cominciato a farsi sentire un mese fa, con il forte incremento dei consumi dovuto all’incremento delle presenze turistiche, e quindi dei consumi, in riviera. La carenza di anidride carbonica è causata essenzialmente dal costo molto elevato della sua produzione, per la quale è necessario una reazione tra vapore acqueo a 800 gradi centigradi e gas metano, il cui costo è andato alle stelle dall’autunno scorso, prima dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, ed è aumentato ulteriormente per effetto delle sanzioni economiche che molti paesi occidentali, fra i quali l’Italia, hanno adottato nei confronti della Russia.

La maggior parte dell’anidride carbonica proviene da processi produttivi dei quali rappresenta un sottoprodotto, quindi ha un costo relativamente basso, come la produzione di fertilizzanti, ma in estate la domanda di questi prodotti per l’agricoltura si riduce notevolmente, per cui c’è meno disponibilità di anidride carbonica. Alcune marche di acque minerali hanno ridotto la produzione e le consegne ai grossisti che sono costretti a destreggiarsi tra una marca e l’altra per mantenere le forniture ai clienti. Alla carenza di anidride carbonica si sommano i forti rincari delle materie prime (vetro, plastica e accessori) e dei trasporti.

Al centro distribuzione di San Mauro Pascoli di Partesa segnalano una carenza di consegne di alcune marche e aumenti di prezzi. "Stiamo riuscendo ancora a gestire gli ordini della clientela - ci ha detto il responsabile commerciale Pierluigi Gianquitto - anche se a volte siamo costretti a sostituire il marchio preferito dal cliente con un altro disponibile al momento". Un altro aspetto collegato è la carenza di bombole per contenere l’anidride carbonica, dovuto all’incremento dei costi dei metalli e della loro lavorazione. Così, mentre è in corso una massiccia campagna pubblicitaria per diffondere l’utilizzo di piccole bombole per rendere frizzante l’acqua distribuita nelle abitazioni, riducendo in tal modo l’utilizzo di bottiglie di vetro e plastica, oltre che l’inquinamento causato dai trasporti. La diffusione di questo piccolo elettrodomestico che si chiama Sodastream ha un buon successo, ma le bombole di anidride carbonica sono diventate quasi introvabili: ieri per riuscire a reperirne una abbiamo dovuto fare quattro tentativi; finalmente ce l’abbiamo fatta da Comet, in via Emilia ponente, ma è probabile che a breve le piccole bombole di ricambio diventeranno assolutamente introvabili.