REDAZIONE CESENA

Domani l’ultimo saluto al 16enne: "Manuel non sapeva impennare"

Gli amici stanno organizzando una raccolta fondi per sostenere le spese legali della famiglia Budini

Manuel Budini

Manuel Budini

Si svolgeranno domani i funerali di Manuel Budini, il ragazzino di 16 anni deceduto martedì, in seguito alle gravi ferite riportate nel tragico incidente accaduto sabato scorso nell’area artigianale di Ponte Ospedaletto a Longiano, dove Manuel era in sella ad una moto e si è scontrato violentemente con una Bmw guidata da un ragazzo di 26 anni residente a Rimini. La funzione si terrà nella chiesa di Santa Maria Goretti, nel quartiere Madonnina di Cesenatico, alle 15. Il corteo funebre partirà alle 14 dalla camera mortuaria dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Nel frattempo sull’incidente accaduto in quel maledetto sabato sera, i carabinieri hanno ascoltato le testimonianze di tutti i ragazzi presenti, ai quali è stato subito chiesto di poter avere eventuali filmati e fotografie del sinistro, tuttavia sembra che non ce ne siano e gli unici filmati realizzati sul posto riguardano i momenti dopo lo schianto. A Cesenatico c’è tanta commozione per la prematura scomparsa di Manuel, un ragazzino che come tanti amava le moto, viveva questa passione con amici e conoscenti ed un anno fa era riuscito ad acquistare uno scooter usato di colore nero e rosso, che aveva sistemato, coltivando il sogno, un domani, di poter avere un motore più importante. Sin dai primi istanti successivi a quel fatale incidente, molti hanno parlato di impennate, ma chi lo conosceva bene, inclusi gli amici che erano presenti a Ponte Ospedaletto con lo scooter, dicono che Manuel non impennava, semplicemente perché non era capace di farlo; anzi, alcuni dei compagni di comitiva lo prendevano anche bonariamente in giro perché non riusciva ad impennare. Quindi la diceria che si va nelle zone artigianali per correre ed impennare può essere anche vera, ma non vale per Manuel. Non solo, sempre dalle voci che circolano fra amici e conoscenti del ragazzino, c’è chi sostiene che Manuel non era un assiduo frequentatore di Ponte Ospedaletto, ma ci sarebbe stato soltanto un paio di volte.

I ragazzini che sono stati ascoltati dai carabinieri per capire la dinamica dell’incidente, puntano il dito sul 26enne alla guida della Bmw. Del resto erano in molti a non capire cosa ci facesse un ragazzo di quell’età, in un luogo dove si ritrovano 15enni e 16enni. La risposta la danno alcuni testimoni, i quali hanno riferito di aver visto in lontananza la Bmw correre e sgommare, quindi il 26enne sarebbe stato nella zona artigianale di Longiano per lo stesso motivo, cioè divertirsi, ma con l’auto anziché la moto. Nel frattempo continuano ad essere molte le testimonianze di vicinanza e di affetto nei confronti di Manuel e della sua famiglia, con alcuni giovani amici che si starebbero organizzando anche per una raccolta fondi per sostenere le spese legali che dovranno affrontare i genitori del 16enne.

Giacomo Mascellani